In tanti anni sono stato sempre dalla parte di Anonymous, e ricordo il loro sostegno quando mi sono schierato apertamente contro Scientology. I loghi di MondoRaro, hanno sempre avuto un “richiamo” ad Anonymous, ma non potrebbe essere diversamente poiché ritengo le loro battaglie molto vicine al mio pensiero.
Il collettivo di hacker più famoso al mondo ha ufficialmente dichiarato guerra ai gruppi terroristidi di Al Qaeda e dell’Isis.
“Non imporrete la vostra legge della sharia sulle nostre democrazie, non permetteremo alla vostra stupidità di uccidere i nostri diritti, la nostra libertà di espressione. Vi rintracceremo ovunque voi siate, nessun posto sarà sicuro: noi siamo Anonymous, noi siamo la legione. Noi non dimentichiamo. Noi non perdoniamo”.
Nel video, Anonynous con decisione e fermezza afferma che non darà tregua al Califfato e rivendica l’azione compiuta dal collettivo di persone che appartiene a tutti i credi, religione e razza. Un collettivo di studenti e lavoratori, poveri e ricchi. Nel mirino dei pirati informatici sono finiti, in particolar modo i reclutatori, coloro che cercano di attirare simpatizzanti della jihad attraverso il web. Chiarissimo il messaggio “Siamo musulmani, cristiani, ebrei…. i terroristi che si definiscono Stato islamico non sono musulmani“.
Nell’era della tecnologia e della comunicazione di massa, il web ha un ruolo decisivo per la diffusione delle informazioni. L’operazione che sta conducendo Anonymous, è tesa a svelare gli indirizzi di alcune VPN, ovvero di reti virtuali private che consentono una comunicazione sicura da intrusioni esterne e utilizzato in genere da chi non vuole farsi sorvegliare. Reti utilizzate anche dal terrorismo. Tali reti sono state violate da Anonymous, e così è stato possibile raccogliere molte informazioni. Va da se, che il lavoro è solo all’inizio.
Credo fermamente che il terrorismo vada combattuto, poiché rappreseta la negazione della civiltà e perché soprattuto strumentalizza una religione o un pensiero, al fine di creare terrore e dittatura.
Ritengo necessario l’attacco di Anonymous, e ritengo necessario che gli indirizzi email relativi agli account Twitter, Facebook, e dei siti considerati appartenenti ai sostenitori dello stato Islamico, siano resi pubblici. Chiunque è dalla parte del terrorismo deve essere trattato da “criminale”, questo è il mio pensiero e deve essere portato allo scoperto.
Le tecniche utilizzate per penetrare le difese dei terroristi sono state molte: dal social engineering, al cracking di pc casalinghi non crittografati di persone che si sono fatte portavoce delle ragioni del cybercaliffato, passando per il reperimento dei dati sensibili di molti predicatori pro-Is mediante un lungo e laborioso processo di intelligence.