Approvato il decreto antiterrorismo

terrorismo“Se prima era reato solo il reclutamento, da oggi lo sarà anche andare a combattere all’estero”. Con queste parole ieri il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha aperto la conferenza stampa seguita all’ultimo Consiglio dei ministri. Dalla riunione governativa di ieri è uscito infatti il pacchetto con le nuove norme contro il terrorismo.

“Il decreto introduce una serie di regole molto dure e molto serie di contrasto al terrorismo internazionale di matrice religiosa “ ha dichiarato Alfano che ha poi illustrato alla stampa il contenuto della riforma. Pene più dure, da tre a sei anni di reclusione, per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. Stessa pena per i reclutatori e per chi li supporta, mentre sale da 5 a 10 anni la reclusione per chi si addestra all’uso di materiale esplosivo e armi.

Stretta anche sul web, con la creazione di una blacklist dei siti inneggianti al terrorismo e maggiore potere di oscuramento di quelli ritenuti illegali. Sul piano del dispiegamento di nuove forze, il titolare del Viminale ha riferito di altri 1800 uomini che si andranno ad aggiungere ai 3mila militari già sul territorio nell’ambito dell’operazione Strade Sicure.

Raddoppiati anche i militari chiamati a presidiare la cosiddetta terra dei fuochi in Campania, mentre saranno seicento gli uomini a disposizione del prefetto di Milano per il presidio delle sedi dell’Expo. Importante novità è rappresentata dall’istituzione di una procura nazionale antiterrorismo, che sarà coordinata dalla struttura preesistente della Direzione Nazionale Antimafia.

Fonte: rus.ruvr.ru

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