“La Carta degli Operatori sanitari sottolinea che c’e’ radicale differenza tra ‘dare la morte’ e ‘consentire il morire’: il primo è atto soppressivo della vita, il secondo accetta la vita fino alla morte: cosi’ il presidente dell’Associazione medici cattolici Filippo Maria Boscia in una nota diffusa dopo che il vescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ha parlato ieri di una “ossessiva campagna a favore dell’eutanasia”. Il “drammatico appello” che i medici cattolici rivolgono a tutti gli operatori sanitari e’ quello “della più grande competenza e l’attenzione a testimoniare la fedeltà affettiva senza riserve. Attenzione quindi alle varie forme di abbandono”. “Oltre le cure mediche – sostiene Boscia – l’ammalato ha bisogno di amore, calore umano, comprensione e vicinanza da parte di tutti coloro che possono circondarlo di ‘care’, di attenzioni e che sono i medici, gli infermieri, i genitori, i figli, cioè tutti coloro che gli sono vicini nel momento piu’ critico della sua vita”. “Secondo la bioetica personalistica – dice tra l’altro Boscia – morire con dignità umana e cristiana è un diritto reale e legittimo che il personale sanitario è chiamato a salvaguardare, curando il morente, accettando anche il naturale compimento della vita”.
fonte aduc