L’idea di Leviathan risale al 2008.
Sul set del cortometraggio Apocrypha di Zvyagintsev, un episodio dell’antologia New York, I love you, Inna Braude, la sua traduttrice e assistente, gli racconto la storia di un saldatore del Colorado, Marvin John Heemeyer, che fu tormentato dai nuovi proprietari del terreno dove aveva la propria officina perché la vendesse. Quando Heemeyer rifiutò la loro offerta, i proprietari del terreno fecero erigere una recinzione attorno a tutta la proprietà. Avendo perso la speranza di vincere la lotta per difendere i propri diritti, dopo aver tentato inutilmente tutti i passaggi burocratici e giudiziari, si procurò un gigantesco bulldozer con una blindatura antiproiettile, si sedette dentro la cabina e lo condusse fuori dalla sua officina. Distrusse tutti i palazzi della proprietà, distrusse completamente la recinzione che era stata costruita intorno alla sua officina e che lo aveva isolato dal mondo e si diresse verso il paese. La polizia fece di tutto per fermarlo, spararono oltre 200 proiettili contro il bulldozer e usarono vecchi rimorchi come ostacoli per bloccare la sua corsa, ma riuscì ad entrare in città dove inizio a demolire una dozzina di edifici pubblici. Avendo ottenuto la sua vendetta, dichiarò a un megafono che Dzprima nessuno aveva voluto ascoltarlo e adesso dovevano ascoltarlo tuttidz. Poi si suicidò nella cabina del bulldozer. Nessuno, eccetto Heemeyer stesso, fu ferito nell’incidente. Questa vicenda impressionò molto Zviagsetsev, tanto da pensare seriamente di realizzare una versione per il cinema in Unione Sovietica, con un racconto dettagliato degli eventi. Tornato in patria condivise il racconto con il suo amico e co-sceneggiatore Oleg Negin, suggerendogli di scrivere una storia su questo. Poco dopo, il regista si imbatte in un racconto scritto da Heirinch von Kleist, Michael Kohlhaas, un testo nel quale una storia molto simile alla vicenda di Heemeyer è raccontata come una cronaca medievale ambientata ai tempi di
È una storia eterna, l’origine della quale può essere cercata nella storia biblica del calvario di Giobbe. La storia del conflitto tra l’individuo e l’autorità è universale. Ma è visibile anche un altro riferimento, il lavoro del filosofo del XVII secolo Thomas Hobbes. È da questi racconti e da queste idee che si è sviluppata la struttura di Leviathan.
Nell’inverno del ʹͲͳͲ Oleg Negin ultimò la prima bozza della sceneggiatura intitolata Dad. Questa versione è ambientata in Russia ma ripropone la tragica vicenda americana inclusa la furia del protagonista. Ma la sceneggiatura era piena di parolacce non gradite al produttore del film che impedì al progetto di proseguire.
La seconda versione del progetto, intitolata Leviathan, fu completata durante il
2012 e prende spunto contemporaneamente dalla vicenda americana, dalla storia biblica di Giobbe e dal trattato di filosofia di Thomas Hobbes, Leviathan or the Matter, Forme and Power of a Common _ Wealth Ecclesiasticall and Civil.
Zvyagintesv ha utilizzato per Leviathan molti più attori che in qualsiasi altro suo
film. Sono presenti otto personaggi principali, quindici personaggi in tutto, tutti coinvolti nella dramma del film. Il casting è durato circa un anno.
Per trovare il set per il film il team creativo ha valutato circa 70 paesi e città in un arco di 600 chilometri da Mosca, viaggiando da Pskov a Vladimir, da Yaroslavl a Orel, fino a Belarus. La scelta finale è caduta su il villaggio di Teriberka, collocato sulla costa del Mare di Barents ( nel Mar Glaciale Artico).
Trovata la location si è proceduto a costruire il set, la casa di Kolya, una
costruzione a due piani in legno, con un’officina e una veranda.
Lo scheletro della balena blu, pesa una tonnellata e mezza e misura 24 metri. È stata costruita dagli attrezzisti intorno ad una struttura metallica su indicazioni dello scenografo Andrey Ponkratov. È stata assemblata nella baia vicino Teriberka in 6 giorni.