Una delle sorprese dei dati Cinetel di questa settimana riguarda i dati al box office di un piccolo docufilm indipendente, ma dal sapore intimamente internazionale. Parliamo de L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan, autentico caso all’ultimo Festival di Cannes dove era presentato negli Special Screenings, e che questa settimana ha superato i 30.000 euro al botteghino e le 6.000 presenze in sala. Numeri piuttosto clamorosi per un documentario italiano low budget, diventato tuttavia nelle ultime settimane un caso nel territorio in cui vede la sua ambientazione – il Friuli-Venezia Giulia – con proiezioni partecipatissime dal pubblico, e che per il suo particolare racconto ‘glocal’ si sta aprendo ad altre città e platee. Così il film, dopo un passaggio a Roma (sarà ancora oggi all’Apollo 11) sbarca a Milano il 22 e 25 novembre allo Spazio Oberdan, e oggi a Bologna al Lumiere. E altri appuntamenti si vanno aggiungendo al calendario.
IL FILM. L’ultima spiaggia ci fa entrare in un luogo pubblico, quotidiano, e unico: il Bagno comunale “La lanterna”, ma noto a tutti a Trieste con il familiare “el Pedocìn”. Una spiaggia popolare, in pieno centro, divisa in due da un muro alto tre metri: da un lato gli uomini, dall’altro le donne.
In una città simbolo dell’intreccio di culture e popoli, dove si sono mescolati italiani e serbi, greci e sloveni, ebrei e tedeschi, austriaci e americani…in un tempo in cui il discorso divisivo sui muri sta entrando paurosamente nelle agende governative, quello del Pedocìn è un paradossale luogo di libertà. In una città dove la rivoluzione basagliana ha abbattuto le pareti del manicomio, il muro di questa curiosissima sopravvivenza cittadina racconta e fa riflettere sul concetto di identità, e su quei muri meno fisici che mentali che Trieste (che l’Europa) ha ereditato dal Novecento.
Mentre è in corso il tour in sala, L’ultima spiaggia si appresta anche all’uscita francese, dal 23 novembre, distribuito da Arizona Distribution.
L’ULTIMA SPIAGGIA diretto da Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan è una produzione Mansarda Production, Fantasia Audiovisual, Arizona Productions con Rai Cinema in coproduzione con Greek Film Centre con il supporto di Friuli Venezia Giulia Film Commission, Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, ERT – Hellenic Broadcasting Corporation, Centre National du Cinéma et de l’image animée – Fondation Franco Grec GFC CNC
La fotografia è di Ilias Adamis, Debora Vrizzi il montaggio di Bonita Papastathi
montaggio del suono Matteo Serman Suono Francesco Morosini, Havir Gergolet
missaggio suono Kostas Varibopiotis
È prodotto da Nicoletta Romeo, Stella Theodorakis, Guillaume de Seille, Thanos Anastopoulos
È distribuito per l’Italia da Istituto Luce Cinecittà mentre le vendite internazionali sono affidate a Wide House