A tu per tu con Fernando Alba e la sua musica…

Ciao Fernando e benvenuto su MondoRaro
Ciao a tutti, grazie per l’invito

Cosa ti ha spinto verso la musica?
Scrivo canzoni da quando ancora non sapevo ne’ leggere e ne’ scrivere, perché mi piaceva la rima, la metrica e la musica mi metteva allegria. L’idea di poter scegliere il susseguirsi delle note e la loro durata mi regalava tantissime emozioni sempre diverse. Ero affascinato dalle canzoni dei cartoni animati e dalle colonne sonore dei film, ma soprattutto guardavo le trasmissioni televisive dedicate alla musica e volevo anch’io partecipare con quello che mi frullava in testa. Cantavo e scrivevo per il gusto di avere l’attenzione di tutti, avevo notato che dire le cose attraverso le canzoni mi permetteva di arrivare al cuore di chi le ascoltava . La mia prima fidanzatina la conquistata proprio così, con una canzone.
 
Quali sono i lati positivi e quelli negativi nell’essere cantante?
Inizialmente, non ho mai creduto in me come interprete, per cui i primi anni sono volati scrivendo canzoni per chi aveva il dono della bella voce e praticava il bel canto. La mia è sempre stata una voce “Rotta”, poco curata, sporca e quando ho iniziato a cantare ed interpretare le mie canzoni, i gusti stavano cambiando, il rock, il punk, il grunge, erano al tramonto e la gente voleva sentire le voci pulite, il Pop, l’Hip-Pop e l’Elettronica. Ritornai sui miei passi quando per errore inviai ad un produttore una mia canzone interpretata da me anziché dalla sua artista. Lui mi chiamò subito e mi disse, che la canzone cantata da me era più bella di quella cantata dalla sua artista. Da quel dì cominciai a credere in me come Cantautore e a lavorare al mio primo Album e a fare i primi concerti. C’ho messo un po’ ad abituarmi al suono della mia voce, adesso quando la sento mi piace e fortunatamente il rock in qualche modo sta tornando in auge. Non credo ci siano lati negativi ad essere cantante a parte il fatto che quando hai un concerto e sei raffreddato è più difficile esibirsi rispetto al dover suonare e basta.
 
Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Non essendo un figlio d’arte sono entrato nel mondo musicale professionale dalla finestra e non dalla porta. Il mio percorso è iniziato come tutti, suonando in giro e con diverse band. Nel mondo professionale sono entrato ricoprendo diverse figure, facendo parte dei gruppi di lavoro per produzione album, colonne sonore, organizzazione concerti ecc.. diciamo un passo alla volta. Negli anni ho rivestito ruoli come assistente musicale, assistente fonico, copista, cantante, chitarrista, autore, compositore, produttore, e per ultimo regista e montatore di videoclip, lo faccio perché mi fa piacere mettermi in gioco e arricchire le mie conoscenze. Infatti, grazie a questi diversi ruoli, ho avuto la fortuna di poter crescere professionalmente ed entrare in contatto con grandi Maestri del settore, molti dei quali numeri 1 nel mondo musicale e cinematografico, mi hanno svelato i segreti di un “mestiere” che non impari nelle scuole di musica, dandomi la possibilità di essere oggi un Produttore Discografico, un Compositore, ma soprattutto un Cantautore.
 
Cos’è la musica per te?
La musica per me è la mia più grande amica, il mio amore, ma in alcune occasioni anche il mio nemico. La musica mi rende felice e triste, mi da gioia e dolori, mi toglie tempo a tante altre cose importanti nella vita, ma non riesco più a farne a meno, è il mio specchio l’unico in cui riesco veramente a guardarmi in faccia. La mia musica, la mia creatività si rivolge a “quello che sarà la mia vita”, “quello che vorrei”, “quello che non è, ma vorrei che fosse”. Sono un artista all’antica, scrivo le canzoni carta e penna, non sul pc, l’unica cosa a cui penso solo le parole e le note giuste, le parole e le note che verranno dopo, che dovranno essere più belle di quelle appena scritte. Se una canzone non viene fuori entro un’ora al massimo da quando ho preso la penna in mano, vuol dire che è meglio lasciar perdere.
 
Parliamo di “Foglie gialle”: come nasce? 
Foglie Gialle è nata pensando a quanto è importante il cambiamento in ognuno di noi, anche l’autunno si spoglia dal vecchio. Le foglie gialle rappresentano qualcosa che finisce, come un amore stagionale. Nella canzone parlo di una persona che da tempo non vedo e non sento, ma che è stata importante in un periodo della mia vita, che nella canzone è rappresentato dall’autunno. Questa stagione al suo ritorno, porta con se il ricordo di Lei, con le emozioni di quel tempo passato insieme. Mi piace la frase “non ti sogno ed è normale” perché non c’è più spazio per Lei nel mio presente, ma se vogliamo essere ancora più profondi, da quando Lei non fa più parte della vita del protagonista, anche sognare è diventato difficile. L’idea del Videoclip invece nasce dopo aver incontrato l’attrice Elisabetta Rocchetti, appena l’ho vista mi ha ricordato l’attrice Jiulia Roberts, non perché si assomigliassero fisicamente, ma per la stessa capacità di entrare nel personaggio. Ho avuto la fortuna che accettasse di ritornare sulle scene come attrice, perché negli ultimi anni si è solo dedicata all’attività di regista e scrittrice dei suoi film. Lei è stata fonte di ispirazione per la scrittura del video, ma anche una valida esperienza sul set. Mi ha aiutato tantissimo durante le riprese, vista la sua grande esperienza di set con grandi registi come Verdone, Garrone, Dario Argento ecc, ma soprattutto la sua fiducia e i suoi consigli, mi hanno messo nella serena condizione di dirigere questo videoclip come regista.
 
Progetti futuri?
Non vedo l’ora di far uscire l’album “Nello Stesso Acido”. Un opera che strizza l’occhio all’Indie, all’Urban e al Pop-Rock, che al suo interno raccoglie le mie più belle canzoni di questi ultimi anni passati a scrivere. Ho avuto la fortuna di coinvolgere oltre cento musicisti, molti dei quali lavorano nel mondo delle colonne sonore e grazie anche a loro che le mie canzoni hanno sempre un gusto cinematografico. Oltre foglie gialle inviterei Voi e i Lettori ad ascoltare il precedente singolo “La Canzone Della Buonanotte” attualmente in esclusiva su Spotify. Per il futuro oltre all’Album ci saranno alcune colonne sonore di cui sto curando la produzione e altre di cui sarò compositore. Usciranno in questo 2018 e spero che questo prossimo anno possa ripartire con un tour estivo che mi dia ancora una volta la possibilità di girare l’Italia.
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