La sonda europea BepiColombo, costruita da Airbus Defence and Space in qualità di prime contractor, con Thales Alenia Space (JV Thales 67%/Leonardo 33%) ampiamente coinvolta nel programma come parte del Core Team, è stata lanciata con successo a bordo di un lanciatore Ariane 5 dal Centro Spaziale di Kourou nella Guiana francese. BepiColombo, la missione congiunta dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’ Agenzia di Esplorazione Aerospaziale giapponese (JAXA) ha iniziato il suo appassionante viaggio verso Mercurio.
Con un viaggio complesso e avventuroso della durata di sette anni, Bepi Colombo aiuterà la comunità scientifica a comprendere la formazione del Sistema Solare e dei pianeti terrestri. Mercurio è uno dei pianeti più vicini al sole e la storia della sua evoluzione è dunque un tassello fondamentale di un grande puzzle scientifico. Mercurio è il pianeta dei misteri e delle estremità e la precedente missione Messenger della Nasa ha già sottolineato come il pianeta sia molto diverso rispetto alle aspettative degli scienziati. BepiColombo fornirà delle osservazioni complementari a quanto già rilevato dalla sonda Messenger cercando di dare risposta a quesiti scientifici ancora aperti.
La più grande difficoltà della missione BepiColombo è resistere alle elevate temperature; ciò ha richiesto lo sviluppo di tecnologie speciali ad alta temperatura. Mercurio è a solo un terzo della distanza dal Sole, paragonato alla Terra, e si stima che la radiazione solare in orbita intorno a Mercurio sia dieci volte più intensa rispetto a quella intorno alla Terra. La sonda spaziale dovrà sopportare temperature superiori ai 300°C nel corso della sua missione in prossimità di Mercurio, con escursioni locali sul riflettore dell’antenna che superano i 400°C, mentre l’elettronica e gli strumenti del veicolo spaziale dovranno operare a temperature che oscillano tra i 0° e i 40°. È stato pertanto necessario sviluppare materiali e dispositivi per tutti gli elementi esposti, compresi i pannelli termici, il radiatore termico, le antenne e i meccanismi di puntamento.
Raccogliendo una grande sfida, Thales Alenia Space ha coordinato un gruppo industriale di 35 aziende europee, ha sviluppato le telecomunicazioni, il controllo termico e i sistemi di distribuzione dell’energia elettrica, insieme all’integrazione e al testing del MPO (Mercury Planetary Orbiter), del MTM (Mercury Transfer Module) e del satellite completo fino al completamento della campagna di lancio. Thales Alenia Space ha fornito un Transponder per lo Spazio Profondo (DST) in banda X e Ka, il computer di bordo, la memoria di massa e l’antenna ad alto guadagno, una parabolica orientabile di 1,1 metri da utilizzare per le comunicazioni satellite-terra, oltre che per l’esperimento di radio scienza della missione. Questa antenna a doppia banda deriva dall’antenna sviluppata per la missione di grande successo verso Saturno Cassini-Huygens.
“Oggi siamo molto orgogliosi di questo importante risultato raggiunto da Thales Alenia Space – ha dichiarato Walter Cugno,Vicepresidente Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space – il lancio di BepiColombo riflette chiaramente la capacità di Thales Alenia Space di affrontare le nuove sfide nell’ambito delle missioni di esplorazione dell’ ESA (ExoMars, Euclid, Juice etc..) e di essere un’azienda competitiva a livello mondiale. Grazie al nostro altissimo livello di esperienza tecnologica, abbiamo rafforzato la nostra leadership e decretato la nostra posizione di fornitori a livello globale per programmi spaziali avanzati. Thales Alenia Space ha fornito un contributo significativo alle principali missioni spaziali internazionali e con le nostre capacità, molto altro potrà essere fatto in questa direzione.”
Contributi alla missione
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’industria hanno apportato un contributo significativo alla missione, essendo responsabili di 4 degli 11 esperimenti : SIMBIO-SYS, un sistema integrato di fotocamere per l’osservazione e la caratterizzazione della superficie del pianeta; l’accelerometro ultra-sensibile ISA, l’esperimento di radioscienza MORE, che utilizza il transponder a banda Ka del satellite, entrambi questi due strumenti scientifici sono stati sviluppati da Thales Alenia Space; e SERENA, un esperimento che studierà l’ambiente delle particelle utilizzando due analizzatori di particelle neutre e due spettrometri a ioni.
Leonardo è il prime contractor industriale dello strumento SIMBIO-SYS, che è composto da tre strumenti in uno: una camera ad alta risoluzione per lo studio dettagliato della topografia di Mercurio, una stereocamera per la ricostruzione in 3D di tutta la sua superficie e una camera iperspettrale dedicata allo studio della composizione chimico-fisica del pianeta. Nel suo memorabile viaggio BepiColombo sarà guidato da sensori stellari (star trackers) progettati e sviluppati da Leonardo, che misureranno l’orientamento del satellite in ogni momento, fornendo al computer di bordo tutte le info necessarie per restare nella rotta predefinita.
Telespazio, attraverso la controllata Telespazio VEGA Deutschland, ha sviluppato alcuni importanti sistemi per il segmento di terra della missione – tra questi il sistema di pianificazione, il simulatore operativo e l’infrastruttura di informazione e comunicazione – ed è coinvolta nelle operazioni di missione di BepiColombo per la stazione di terra, i veicoli spaziali e per le dinamiche di volo.
Co – sviluppato da DLR – Institut für Planetenforschung di Berlino e il Physikalisches Institut dell’università di Berna, il primo laser altrimetro europeo – European Laser Altimeter (BELA) sarà a bordo del MPO ( Mercury Planetary Orbiter) per mappare la topografia di Mercurio. Thales Alenia Space in Svizzera ha guidato il contributo della Svizzera per il ricevitore e la struttura del vettore incluso l’algoritmo per il processo di rilevamento del return pulse che fornisce informazioni sulla distanza intercorsa tra il laser e il tipo di pendenza che il laser ha riflesse all’ MPO.
Il veicolo spaziale composito Bepi Colombo:
BepiColombo è un veicolo spaziale composito che comprende tre moduli interconnessi per il lancio e l’approccio al pianeta Mercurio :
Mercury Transfer Module (MTM), che sospingerà la navicella spaziale fino a Mercurio facendo uso della propulsione solare elettrica;
il Mercury Planetary Orbiter (MPO), che trasporterà gli strumenti di osservazione europea e che si focalizzeranno sulle specificità di Mercurio investigando il suo interno, la sua superficie, l’esosfera e la magnetosfera. Testeranno, inoltre , le teorie della relatività i Einstein
il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), realizzato dall’Agenzia Spaziale giapponese (JAXA) che porterà a bordo altri 5 strumenti per studiare la magnetosfera del pianeta, l’interazione con il vento solare e i pianeti stessi.