Il primo ministro della Giamaica, Bruce Golding, ha minacciato una risposta ferma contro le gang della droga che hanno violentemente attaccato la polizia ed hanno innalzato barricate a Kingston per impedire l’arresto di uno dei loro leader. “Non sarà permesso di trionfare ad elementi criminali che hanno messo la società in stato di assedio”, ha affermato Golding. Ieri le autorità locali hanno deciso di evacuare donne e bambini dalle aree di Kingston in cui sono in corso gli scontri tra la polizia e le gang locali.
Lo stato d’urgenza – decretato per un mese – permetterà di “combattere le potenze del male che minacciano la società e ci fanno classificare come una delle capitali del crimine nel mondo”, ha insistito Bruce Golding. “Le minacce contro la sicurezza del nostro popolo saranno respinte in modo forte e decisivo”, ha aggiunto il premier.
Giovedí le gang armate giamaicane hanno innalzato barricate e attaccato violentemente la polizia in particolare nella zona di Tivoli Gardens per impedire l’arresto del leader dei narcotrafficanti locali, Christopher “Dudus” Coke, minacciato di estradizione verso gli Stati Uniti. Un agente di polizia e un civile sono rimasti feriti da alcuni colpi d’arma da fuoco, mentre quattro commissariati sono stati attaccati e incendiati.
Secondo le autorità locali “numerosi esponenti di molte gang provenienti da qualsiasi parte dell’isola si sono aggiunti ai criminali di Tivoli Gardens” per proteggere “Dudus” Coke e “sono determinati a lanciare attacchi coordinati contro le forze di sicurezza”.
“Dudus” Coke, 42 anni, è accusato di essere alla guida della ‘Shower Posse gang’, la importante organizzazione per il traffico della droga e delle armi di quest’isola dei Caraibi. Questa gang, secondo le autorità americane, dispone di ramificazioni a New York ma anche nel resto degli Stati Uniti dove fornisce marijuana e crack.
Jamaica: dichiarato stato d’emergenza a Kingston contro le gang della droga
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