Il prossimo anno, dall’11 ottobre 2019 fino al 16 febbraio 2020, nel Museo Prinsenhof Delft sarà possibile visitare la prima retrospettiva, organizzata nei Paesi Bassi, del famoso pittore del XVII secolo Pieter de Hooch (1629 – 1684).
Il titolo della mostra è “Pieter de Hooch a Delft. Oltre l’ombra di Vermeer”. Con questa prima retrospettiva nella sua città, Pieter de Hooch riceve finalmente l’attenzione che merita, data la sua rilevanza come pittore. Dopo Johannes Vermeer, Pieter de Hooch è
considerato a livello internazionale il pittore più famoso nella Delft del XVII secolo. Al centro della mostra, prevista per il 2019-2020, ci saranno i quadri che Pieter de Hooch ha realizzato a Delft (ca. 1652-1660): le opere con i cortili e gli interni più belli ritornano nella città in cui sono stati dipinti quasi 400 anni fa.
Capolavori provenienti da collezioni internazionali, mai visti finora nei Paesi Bassi Sono circa 30 i capolavori di Pieter de Hooch che arriveranno a Delft dai principali musei europei e americani. Tra questi ci sono molti dipinti famosi che non sono mai stati esposti (oppure lo sono stati molto tempo fa) nei Paesi Bassi, come “Donna e serva in un cortile” del Museo di Stato dell’Hermitage (San Pietroburgo) e “Cortile di una casa a Delft” della National Gallery (Londra). Si aggiungono inoltre opere in prestito da musei come il Museo Thyssen-Bornemisza (Madrid), la Kunsthaus di Zurigo e la National Gallery of Art (Washington). Tra queste è da segnalare il capolavoro straordinario “Giocatori di carte in un interno” dalla Royal Collection britannica. La mostra include inoltre opere in prestito dalla Mauritshuis, dal Museo Boijmans Van Beuningen, dal Museo di Amsterdam e naturalmente dal Rijksmuseum, che vanta una delle più ampie collezioni di De Hooch al mondo.
“Nel 2019 offriremo a Pieter de Hooch il podio che merita esponendo a Delft i suoi quadri più belli. Le 30 opere esposte offriranno ai visitatori un’opportunità unica per studiare nel dettaglio lo stile e il linguaggio visivo di Pieter de Hooch. È la prima volta che un simile numero di capolavori di De Hooch ritorna nella “sua” Delft, dove quasi 400 anni fa ha raffigurato i cortili e gli interni più belli della città. Diventa così possibile vivere l’atmosfera del XVII secolo tipica di Delft, con edifici
e chiese straordinari”.
Janelle Moerman, direttrice del Museo Prinsenhof Delft
La ricerca
Dal 2017, in preparazione alla mostra, sono state realizzate diverse ricerche combinate: ricerche di tipo storico-artistico, sulle tecniche e sui materiali e sugli aspetti topografici dell’opera di Pieter de Hooch, una ricerca in archivio e infine una ricerca storica sulla rivalutazione del pittore. Per queste ricerche il Museo Prinsenhof Delft collabora con il Rijksmuseum, con l’Università TU di Delft, con un archivista e storico dell’arte e uno storico dell’architettura. Nella mostra saranno presentati i risultati delle diverse ricerche, con una descrizione dettagliata nel catalogo dell’esposizione.
La ricerca in ambito tecnico e sui materiali condotta da restauratori e ricercatori del Rijksmuseum si concentra su sei dipinti di Pieter de Hooch provenienti dalla collezione del museo, opere che risalgono al periodo compreso tra il 1650 e il 1670 circa. Per ampliare il gruppo di quadri oggetto della ricerca, sono in fase di studio anche i dipinti del Museo Boijmans Van Beuningen, della Gemäldegalerie der Academie der Bildenden Künste (Vienna), della Staatliche Kunsthalle di Karlsruhe e di una collezione privata. La ricerca promette di fornire nuovi spunti in ambito storico-artistico, in ambito tecnico e sui materiali dell’opera del pittore di Delft.
Premio nazionale per le mostre
Nel 2017 il Museo Prinsenhof Delft ha ricevuto il premio, “Turing Toekenning” per il miglior progetto espositivo di un museo olandese nel periodo 2019-2020. Turing Foundation è lo sponsor principale della mostra.
Il Museo Prinsenhof Delft
Nel Museo Prinsenhof Delft è possibile ripercorrere cinque secoli di storia olandese attraverso tre icone: Guglielmo d’Orange, i Maestri di Delft e il Blu di Delft. Il 10 luglio 1584 il Museo Prinsenhof Delft è stato teatro di uno degli eventi più importanti e tragici della storia dei Paesi Bassi; è qui che venne ucciso Guglielmo d’Orange, il “padre della patria” e antenato del re Guglielmo Alessandro. Nel museo scoprirete quanto Delft abbia influito sullo sviluppo dei Paesi Bassi.
“Delft e il Secolo d’oro”
Nel 2019 Delft si colorerà tutta “d’oro”, con un programma culturale di un intero anno dedicato al Secolo d’oro di Delft (XVII secolo), inserito nel contesto della Delft di oggi, www.delft.com. “Delft e il Secolo d’Oro” fa parte dell’anno
tematico scelto a livello nazionale “Rembrandt e il Secolo d’Oro”,
www.rembrandt-2019.com.