Il circo delle pulci è un tipo di spettacolo itinerante che ebbe la sua massima diffusione fra la metà dell’Ottocento e del Novecento, in genere come intrattenimento secondario nei circhi.
Concettualmente, si trattava di una teca in cui erano contenute un certo numero di pulci, imbrigliate a minuscoli “carretti” per risultare più visibili (sulle pareti della teca erano solitamente montate anche lenti di ingrandimento). Le pulci, asseritamente “ammaestrate”, si esibivano in numeri da circo (come saltare attraverso un cerchio infuocato) o altre attività insolite (per esempio, partite di calcio).
I primi circhi delle pulci fecero la loro comparsa negli anni 1830 in Inghilterra. Questo genere di spettacolo rimase molto frequente nei circhi per circa un secolo, iniziando poi a sparire gradualmente.
Trattandosi di un’arte circense quasi scomparsa, non stupisce che gran parte delle informazioni oggi disponibili sulle tecniche usate siano aneddotiche. È certo che moltissimi strumenti elettrici, magnetici e meccanici venivano usati per “aiutare” i movimenti delle pulci e che talvolta l’intero spettacolo era una finzione, senza alcuna pulce. Questo genere di circo delle pulci può essere considerato una forma di illusionismo o, nel caso l’intento fosse apertamente burlesco, di rappresentazione clownesca. L’idea del circo delle pulci come finzione è probabilmente quella predominante nella cultura popolare.
Tuttavia, esiste una tradizione di circhi delle pulci che impiegano realmente pulci vive. I mezzi utilizzati per “costringere” o “abituare” le pulci a determinati comportamenti variavano a seconda dei numeri proposti; come in altre discipline circensi, il valore di un “ammaestratore” stava in gran parte nella capacità di inventare numeri (e quindi tecniche) originali. In genere, per condizionare le pulci a non saltare, le si tenevano per lunghi periodi in contenitori con coperchi molto bassi. Le pulci venivano poi imbrigliate ai carretti con sottili filamenti d’oro. In alcuni casi, sostanze repellenti per le pulci (per esempio la canfora) venivano usate per “guidare” le pulci lungo un determinato percorso.
Il circo delle pulci del “Professor Heckler” si esibì allo Hubert’s Dime Museum di Times Square, a New York, fino al 1957; lo si intravede in una scena del film Easy Rider.
L’arte del circo delle pulci è in gran parte una tradizione dimenticata; tuttavia, qualche esibizione di questo genere continua a essere proposta ancora oggi. All’Oktoberfest, per esempio, si è esibito molte volte il “Floh Zirkus”, in cui le pulci, tra l’altro, giocano a calcio.