S’intitola “‘A signora Libertà” il nuovo singolo di Federico Salvatore.
Il brano, prodotto artisticamente da Luigi Zaccheo per Arancia Records, è l’anticipazione del nuovo album “Malalengua” in uscita a fine anno.
“Questa canzone – spiega il cantautore – è il mio tentativo in tango di andare a fondo sul vero significato della parola “libertà”, così abusata, generica e opinabile”.
Nel testo Federico Salvatore affronta vari temi legati alla libertà, dall’immigrazione (‘A libertà è pazzià cu nu straniero) alla violenza (‘A libertà nun è sparà p’’a via), toccando anche la religione (Si nisciuno vò penzà/ ch’è cuntrario ‘e schiavitù/ si pe chesta libertà/ Dio mannaje ‘n terra a Gesù). Con un duro finale: Libertango/ quanta sango/ ca nisciuno pò asciuttà/ si ogni ghiuorno/ partorisce infamità/ ‘a signora Libertà.
“Sono anni, ormai, che mangio pane nero e libertà – racconta Salvatore. Una libertà che mi ha spezzato il collo a Sanremo (“Sulla porta”) e le gambe al Festival di Napoli (“Se io fossi San Gennaro”). Ma io continuo a volare e a ronzare come un moscone, perché nessuno ha maggiore libertà di una mosca, che si posa persino sul naso di un re”. “Del resto – conclude l’artista – il giornalista Ugo Ojetti scriveva già nel 1931: “Abbiamo troppo adoperato la libertà come aroma per fare ingoiare la purga. Il pubblico comincia ad avere paura della purga appena sente l’odore della libertà”.
Il singolo è accompagnato da un videoclip diretto da Marco Tosti. Protagonista, lo stesso Federico Salvatore che canta “’A signora Libertà” sul bagnasciuga (ma anche nel mare) del litorale di Sabaudia (Latina), accompagnato dalle coreografie di Valentina Zagami. Direttore della fotografia, Simone D’Arcangelo. Assistente operatore, Riccardo Porfirio. Montaggio, Pierdamiano Benghi.
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