E’ la giovane label calabrese Sveva Edizioni – fondata da Antonio Marino – a pubblicare il debutto discografico dell’attore e architetto Fabio Macagnino. L’etichetta si propone come volano per le produzioni della tradizione del Sud Italia ma con un occhio trasversale per le sonorità innovative.
Il musicista calabrese il 7 Dicembre presenta “Candalìa” alla XIX edizione del Kaulonia Tarantella Festival – diretto da Mimmo Cavallaro – presso l’Auditorium Casa della Pace Angelo Frammartino di Calulonia Marina (RC).
Candalìa non è solo il titolo dell’album ma un concept che tocca molteplici argomenti che stanno da tempo nel cuore dell’artista calabrese. Si potrebbe sintetizzare in pochi aggettivi l’intero lavoro: i desideri, i sogni, la locride, il sud in rapporto al nord, la sensualità e l’amore. Sono questi temi che Macagnino affronta con la tipica calma degli uomini del sud; rallentando, indugiando e ”candalijando” (che appunto significa cullarsi) questa vita frenetica. Rallentare è una provocazione culturale in questa nostra società, ansiosa di inventarsi di continuo una qualunque attività, perché l’essere umano vale solo quando produce e guadagna. La parola calabrese ‘candalijarsi’ fa al nostro caso: può essere l’occasione per un calmo viaggio dentro se stessi, per lasciare venire a galla sogni impolverati e desideri rinnegati, per inseguire una musica sconosciuta ma familiare.