su terra piatta:
terra piatta è un pezzo intimo. l’ho scritto per me stesso, quasi fosse un promemoria. volevo ricordarmi di quanto le relazioni possano essere complicate, di come spesso la mia pigrizia in amore e le mie insicurezze mi portino a vivere cinicamente certi rapporti. quindi non volevo altro che una terra piatta, un’enorme bugia che mi rendesse stabile ed equilibrato.
su volta:
volta non dice niente. proprio nulla di più di quello che la gente già sa. solo che molti fingono di non provare certe sensazioni o, peggio ancora, non se ne accorgono. volta racconta di vita quotidiana, di pendolari, di amori che lasciano l’amaro in bocca, di nostalgia del liceo, delle serate nei locali fino al mattino, di paure, di inchiostro sotto pelle e di bocche mangiate. i testi parlano spesso della stessa cosa e a volte sembra si riferiscano sempre alla stessa persona. in realtà non sono dedicati a persone, ma a momenti di questo periodo stranissimo che è il post-liceo.