L’album, è uno dei primi registrati con l’attuale formazione ed è carico di nuove sonorità finora inespresse dalla band.
Determinante la presenza di Roberto Pittet alla batteria che porta una carica nuova al sound. Ritmo incalzante, preciso e serrato ma che è in grado di stemperarsi mostrando mille sfaccettature, spezzandosi e ricomponendosi tra percussioni di ogni tipo. Fondamentale per l’impasto del disco corre in supporto il basso pulito e essenziale di Alec Gardini che ne scandisce passo dopo passo l’evolversi in una generale sensazione di solidità.
Arco di volta e punto medio del sestetto è Paolo Ghirardelli con le sue chitarre: riff taglienti e suoni suadenti che accompagnano i crescendo salienti dei pezzi, fraseggi orecchiabili che sanno come incunearsi tra le orecchie dell’ascoltatore.
Essenziali per il suono dei NONNON, che rafforzano e innalzano le fondamenta del brani, sono il pianoforte e gli archi di Luigi Viani che creano armonie uniche dialogando con chitarre e voce, dando un tocco di delicatezza sopraffino al suono rock della band. Non finisce qui, a contorno, si insinuano avvolgenti i suoni di sintetizzatore di Dario Gubbiotti che può giocare ad intrecciarsi in giochi di archi con Luigi, sfoderare ottoni da orchestra o suoni d’atmosfera dal sapore elettronico.
Tutto ciò permette di stupire, passando per stili molto diversi, che rispecchiano lo stato d’animo introspettivo e malinconico del narratore protagonista: Domenico Peluchetti. Ed è quest’ultimo che vuole raccontarci alcune delle sue tante storie, con testi tutti da vivere e interiorizzare che non sono solo a contorno della musica, ma il messaggio fondante e il motore da cui sboccia rigogliosa la musica dei NONNON. Una visione disincantata di uno spaccato di vita umana, raccontato con un sorriso sornione, di chi vive ogni giorno in un mondo “ideale” ma di cui conosce bene l’inganno.
Domenico Peluchetti: Voce e chitarra
Luigi Viani: Voce, pianoforte digitale
Paolo Ghirardelli: Chitarra elettrica
Dario Gubbiotti: Tastiera e Sintetizzatore
Alec Gardini: Basso elettrico
Roberto Pittet: Batteria e percussioni.
Hanno inoltre partecipato:
Mario Ciardulli: Voce narrante
Matteo Fiorini: Banjo (Fine Condanna)
Francesco Viani: Basso (Questo Bel Viaggio)
Cura dei suoni al mixer in ambito live di Giovan Battista Scolari.
Tutto il materiale è stato eseguito, catturato e mixato presso “Rumore Bianco”. Un grazie speciale a Piero Villa senza cui non sarebbe stato possibile.
Illustrazioni, fotografie e grafica di “Vianilab”.