Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria[2]. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine della Shoah.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Da ricerche risulta che il 30 ottobre 1943, ad Alfedena durante lo sfollamento del paese un uomo di nome Enrico Mammone, dopo un diverbio con i tedeschi sparì. Non c’è documentazione che indichi il perché sparì, se fu deportato o ucciso nei bochi. L’unica documentazione è quella del Sindaco di quel periodo che notificò al prefetto la scomparsa del Mammone.
Inoltre vogliamo ricordare che l’8 ottobre del 1943 vi fu un inutile bombardamento anglo-americano su Alfedena. Il Feld-Maresciallo Kesselring, si salvò insieme alle sue truppe, mentre una quarantina di civili vennero uccisi. Questo per ricordare che la Guerra è sempre sbagliata e che provoca sempre vittime innocenti.