CODACONS: CON LE NUOVE NORME LA PRATICA PUO’ ESSERE SANZIONATO IN QUANTO E’ POSSIBILE CHE INTEGRI UNA PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA.
Vigevano: Il termine dual quality si riferisce alla promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche. Pertanto i prodotti presentano uguale marca e packaging, tanto da sembrare assolutamente identici, ma diversa qualità. Una pratica che, secondo le nuove norme europee, può integrare una pratica commerciale scorretta ed è quindi vietata.
Codacons: “E’ una pratica molto diffusa soprattutto nel settore alimentare con riferimento ad alimenti che vengono spacciati uguali ad altri, ma che magari hanno una quantità di pesce o carne inferiori o nei quali vengono utilizzati edulcoranti artificiali rispetto ai naturali. Non è semplice riconoscere la presenza di dual quality. I gruppi alimentari, infatti, non sono obbligati a proporre prodotti identici al 100% nei differenti mercati europei. Ci sono alcune variabili che devono essere considerate come la disponibilità o la stagionalità delle materie prime o i gusti dei consumatori di uno specifico Paese. L’Antitrust, quindi, “per considerare ingannevole e sanzionare la pratica del venditore dovrà verificare analizzare caso per caso e verificare che l’annuncio, l’etichetta o altri elementi, inducano il consumatore ad assumere una decisione di acquisto che altrimenti non avrebbe preso. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.vigevano@gmail.com o al recapito 347.9619322”.