Cronaca Malasanità: un paziente contrae a seguito della trasfusione di sangue infetto, l’epatite C, i cui sintomi si manifestano però dopo molti anni del fatto, costringendo l’uomo a sottoporsi ad un trapianto di fegato. Dopo aver agito contro il Ministero della Salute, il paziente ottiene, dopo anni di lunga battaglia giudiziaria, il giusto risarcimento per il grave danno alla salute patito.
La Corte di Cassazione, con sentenza del 17 febbraio 2023 n. 5119 conferma la propria giurisprudenza in materia di danni lungolatenti, ossia danni che si manifestano a distanza di tempo dal fatto illecito. Il diritto al risarcimento del danno biologico, per i Giudici, sorge solo nel momento in cui si manifestano i sintomi e non dalla contrazione dell’infezione.
Codacons: “Come questo purtroppo sono numerosissimi i casi di malasanità che avvengono nel nostro Paese, è fondamentale riconoscerli ed agire nell’immediato per il giusto risarcimento del danno patito, biologico e non patrimoniale.
Per questo motivo – conclude il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – il nostro sportello malasanità è a disposizione di tutti gli interessati, contattateci!”
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