Sono davvero tantissime le coppie che “scoppiano” per l’invadenza dei genitori di uno o dell’altro o perché, magari, il partner è troppo “mammone”.
Anzitutto bene tenere a mente come l’allontanamento dalla casa coniugale possa essere motivo di addebito della separazione in quanto, con l’abbandono del tetto coniugale, il coniuge viola un obbligo matrimoniale.
Tuttavia, può essere che l’allontanamento del coniuge dalla casa sia legittimato da una giusta causa che rende intollerabile la convivenza. E’ ciò che è accaduto ad una coppia: il marito, infatti, ha deciso di abbandonare la casa coniugale a causa dei continui dissidi con la suocera.
Rispetto alla questione se la separazione dovesse essere con addebito oppure no, è intervenuta la Corte di Cassazione con sentenza n. 4550/2011, con la quale ha precisato che non c’è addebito della separazione per il coniuge che abbandona la casa coniugale a causa dei continui dissidi con la suocera convivente. Il semplice allontanamento volontario non è sufficiente per l’addebito dal momento che il Giudice deve verificare se la violazione ha assunto efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale, ovvero se essa sia intervenuta quando era già maturata una situazione di intollerabilità della convivenza.
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