CREMA: ARIA IRRESPIRABILE NEL CREMASCO, LO CERTIFICA ANCHE IL QUOTIDIANO “THE GUARDIAN”.
CODACONS: NON CHE CE NE FOSSE BISOGNO, PURTROPPO DALL’ESTERO ARRIVA UNA STRONCATURA ALLE POLITICHE AMBIENTALI E LOCALI E REGIONALI.
Crema: Nel cremasco si respira male, lo sapevamo, ma a infierire ulteriormente sulla triste situazione dispnoica, si è aggiunto il “The Guardian”, importante testata giornalistica britannica “liberal” che non usa mezze misure per definire la situazione. Dopo un’ampia introduzione sull’utilizzo di fertilizzanti composti da prodotti probabilmente non consoni, soprattutto dopo una testimonianza da Crotta d’Adda, il giornale parla dell’aria intervistando anche personalità eminenti del mondo della medicina e dell’ambiente. “La Valle del Po, un’enorme area geografica a cavallo tra le regioni del nord Italia tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, è tra le peggiori in Europa per l’inquinamento atmosferico. – si legge nell’articolo – Un’indagine del Guardian ha rilevato che più di un terzo delle persone che vivono nella valle e nelle aree circostanti ha respirato aria quattro volte il limite delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il particolato più pericoloso nell’aria. Mentre i tentacolari centri industriali di Milano e Torino sono stati a lungo noti per lo smog, Cremona, la capitale provinciale di circa 60.000 residenti, è emersa come una delle città con la peggiore qualità dell’aria in Europa in una classifica pubblicata quest’anno dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA).
Codacons: “Una stroncatura dall’estero che è una bocciatura delle politiche ambientali locali e regionali almeno degli ultimi 30 anni; non resta che attendere, forse, vista l’incapacità della politica che la magistratura nei limiti delle sue funzioni costituzionali intervenga accertando perlomeno eventuali responsabilità apicali. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.cremona@gmail.com o al recapito 347.9619322”.