“A Palermo, e in tutta la sua provincia, i poliziotti sono costretti a utilizzare i propri telefoni cellulari per comunicare con la centrale, e questo succede anche in situazioni di emergenza e, aspetto ancora più grave, in zone ad alta densità mafiosa, dove il margine di rischio per gli agenti di polizia è elevatissimo. E’ evidente che il governo Berlusconi ha fatto della sicurezza un oggetto di propaganda, imbrogliando l’Italia e mettendo a rischio la vita dei nostri agenti”.
Lo ha detto l’europarlamentare di IdV Sonia Alfano, responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di Italia dei Valori, denunciando la situazione di disagio della Polizia di Stato nel capoluogo siciliano, dove soltanto 10 ponti radio su 39 sono in funzione, e dove i tagli al comparto sicurezza hanno messo in ginocchio il parco auto e moto della polizia.
“Il Ministro Maroni – prosegue Alfano – non perde occasione per vantarsi di risultati che non gli appartengono, e la sua politica ministeriale si limita a offendere il gravoso impegno di quegli agenti che arrestano criminali e boss latitanti spendendo il proprio stipendio a causa dei tagli scellerati operati dal suo governo. Le risorse – sottolinea l’europarlamentare – sono state abbassate al 15%, e questi tagli si ripercuotono anche su straordinari che arrivano a distanza di anni e sul parco mezzi: volanti e moto ferme per guasti o per mancanza di carburante. Intanto i poliziotti, ai quali va il mio ringraziamento e la mia stima, continuano a lavorare con grande senso di responsabilità e a spendersi con tutte le proprie forze – conclude – sopportando le umiliazioni di un governo che non ha alcun senso dello Stato”.