E’ stato lanciato ieri il progetto online Noi L’Aquila, nato dalla collaborazione fra le autorità e la popolazione locale e Google, il quale ha messo a disposizione le proprio tecnologie per realizzare un portale partecipativo che si propone due obiettivi che promuovano la rinascita della città dopo il terremoto che l’ha colpita nel 2009: il primo è quello della memoria, ovvero raccogliere foto e video di tutte le persone che frequentavano e vivevano la città documentandone il passato, per generare quindi itinerari interattivi su mappa dove gli utenti possano sfogliare quello che è un vero e proprio album di ricordi del passato legato alla città e alle sue bellezze, ma anche alle piccole quotidianità di coloro che vi abitavano; il secondo obiettivo è invece quello che volge lo sguardo verso il futuro, verso la voglia di andare avanti e ricostruire, quindi attraverso i due famosi strumenti Google SketchUp e Google Building Maker gli utenti potranno contribuire a realizzare una versione 3D de L’Aquila proponendo idee per edifici e ambienti che potranno essere da spunto per quella che sarà poi la reale ricostruzione della città.
Il progetto, che in questa versione italiana rappresenta un primo pilot mondiale che sarà riutilizzato per tutte quelle città che saranno colpite da catastrofi simili (Tokyo potrebbe essere la prossima?), è molto interessante perché riesce a mettere insieme elementi virtuali e memoria, a sposare in una mappa simulata quelli che sono i ricordi reali delle persone, usufruibili da chiunque si colleghi al sito. Se il web è visto come real-time, come qualcosa che sempre più rapidamente manifesta il qui e l’ora e quasi si dematerializza nel momento stesso in cui si manifesta (pensate solo ai post di Twitter o quelli di Facebook che a malapena ci danno il tempo d’essere letti), è anche vero che ha delle enormi potenzialità per conservare il passato e ispirare il futuro e costruire veri e propri ambienti temporali interattivi. Con Noi L’Aquila è di fatto possibile muoversi nel passato della città, attraverso una ricostruzione virtuale che la rappresenta e rende fruibile qui e ora i suoi ricordi reali. E poi il futuro, anche quello reso accessibile, ci vengono messi in mano gli strumenti per partecipare a costruirne un pezzetto ed esplorarne le possibilità “passeggiando” nelle molteplici forme e alternative.
E ora, in piena logica partecipativa, la domanda è: accedere al sito ed esplorare i ricordi e le suggestioni future, o partecipare alla memoria (se avete anche voi qualche ricordo da mappare) e alla ricostruzione futura? A voi la scelta, come sempre.
Fonte: Noisymag