Il Vietnam ha lanciato una sofisticata strategia contro il dissenso online, perseguendo i blogger e consentendo attacchi di pirateria informatica contro i siti web che criticano il governo. Lo denuncia Human Rights Watch in un comunicato.
‘Negli ultimi due mesi – si legge nella nota – le autorita’ vietnamite hanno imprigionato almeno sette blogger indipendenti, sottoponendoli a intensi interrogatori, talvolta abusando psicologicamente dei detenuti. Contestualmente, si sono intensificati gli attacchi sistematici contro i siti web gestiti da questi ed altri blogger dissidenti’.
La tecnica utilizzata, prosegue Hrw, e’ quella delle famigerate botnet, le reti attraverso cui i pirati informatici attaccano i computer-vittima: la circostanza e’ stata confermata sia da Google che da McAfee, una tra le principali aziende di software antivirus mondiali.
‘Evidentemente, il governo teme che questi blogger rivelino gli abusi e la corruzione, o riferiscano notizie censurate’, accusa Phil Robertson, viceresponsabile per l’Asia di Hrw.
Il Vietnam ha lanciato una sofisticata strategia contro il dissenso online
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