Rinviare l’espulsione delle detenute madri immigrate, con figli piccoli, fino a che non avranno scontato la loro pena in carcere. E’ quanto propone il Pd che ieri, in commissione Giustizia, ha presentato una bozza di testo unificato di alcune proposte di legge a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori. Ma dalla Lega, in commissione, e’ arrivata una ‘levata di scudi’ contro la norma che ha indotto la relatrice del testo, Marilena Samperi, a rivedere il testo.
“La proposta di legge- spiega la deputata Pd- e’ gia’ stata calendarizzata in aula il 28 giugno, in quota opposizione.
C’erano tre pdl in proposito, una del mio gruppo a prima firma Ferranti, una di Bernardini (Radicali, ndr.) e una di Brugger (minoranze linguistiche, ndr). Ho illustrato la bozza di testo base, ma i deputati della Lega, Carolina Lussana e Fulvio Follegot, hanno stroncato la norma sulle detenute immigrate che stabiliva il rinvio dell’ordine di espulsione”. Quindi, aggiunge Samperi, “con realismo, vista la ferma opposizione della Lega, devo rivedere il testo, per evitare che vada in aula una legge che alla fine, come accaduto con le norme contro l’omofobia, verrebbe bocciata”. Il motivo con cui il centrodestra ha detto ‘no’, continua la parlamentare del Pd, “e’ che la modifica del testo unico sull’immigrazione sarebbe materia estranea” al contenuto della proposta di legge. “Per noi- continua- il provvedimento e’ importante, faremo di tutto per portare a casa norme di buon senso come quelle contenute nella proposta, che stabilisce che non stiano in carcere i bambini sotto i tre anni di eta’ e, se possibile, anche quelli sotto i 10 anni”. Inoltre, sottolinea Samperi, “si dispone che i minori non siano tolti alle madri detenute facendo si’ che possano scontare la pena, assieme ai figli, in strutture apposite dove ci siano sistemi di sicurezza”.
fonte aduc