Egregio Direttore,
al di là di ogni considerazione di ordine etico, economico e sociale, sono convinto che con la rielezione di Barack Obama alla Presidenza degli U.S.A. si sia sventato un pericolo concreto e imminente, quello della guerra all’Iran. Guerra (“preventiva”? ma sempre guerra) caldeggiata da Israele e dal suo Presidente Netanyahu, non per niente sostenitore del rivale Romney, come già i Bush padre e figlio, amico dei petrolieri, dei fabbricanti d’armi, dei grandi finanzieri e dei guerrafondai che nelle guerre trovano ottime occasioni per i loro loschi affari e per le loro fortune personali.
Volevo sottolineare un aspetto che non mi sembra affatto secondario, perché una nuova guerra in quella polveriera che è il Medio-Oriente coinvolgerebbe anche l’Europa e sarebbe deleteria per tutti.
Giovanni Dotti