20 aprile 2010: una falla alla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon situata al largo della Louisiana, causa il riversamento nell’oceano di milioni di litri di greggio. E’ il più grande disastro ecologico ad opera dell’uomo. I danni ambientali sono incalcolabili. La colpa è della PB (British Petroleum). L’Epa, l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti, fa causa alla Bp. Il 15 novembre di questo anno Bp viene (era ora!) sanzionata. I tribunali americani, stabiliscono che la Bp deve pagare 4,5 miliardi di danni per il disastro ambientale.
La sanzione, però, potrebbe aumentare perché vi sono in ballo altre accuse e cause per danni ambientali e non solo. Da fonti attendibili, apprendiamo che probabilmente tutte le cause costeranno ancora 20 miliardi di dollari alla Bp.
Per il momento il disastro è costato alla compagnia petrolifera quasi 42 miliardi. In occasione dell’ultimo processo la BP si è dichiarata colpevole di 14 capi d’accusa.
E’ poco, troppo poco. La Bp ha “avvelenato” il Mondo in nome del profitto, deve pagare di più, molto di più!