In Russia nell’anno 2012 sono state scoperte risorse di petrolio per quasi 700 milioni di tonnellate e di gas per oltre 800 miliardi di metri cubi. Il volume delle estrazioni è inferiore all’accrescimento delle risorse, infatti sono stati estratti 518 milioni di tonnellate di petrolio e 655 miliardi metri cubi di gas.
L’industria petrolifera ha un impatto sociale ed ambientale devastante. Troppe volte l’inquinamento è dovuto aìda incidenti o dalle attività come l’esplorazione sismica e le perforazioni; per non parlare degli scarti inquinanti.
Cosa comporta per l’ambiente, tutto questo?
L’estrazione petrolifera è costosa e danneggia l’ambiente. L’estrazione di petrolio negli oceani, chiamata anche “offshore” distrugge l’ambiente marino perché preceduta dal dragaggio, che danneggia il fondo marino e le alghe, fondamentali nella catena alimentare marina. La combustione, su tutto il pianeta, di enormi quantità di petrolio, come avviene ad esempio nelle centrali elettriche, o nei mezzi di trasporto, è tra i maggiori responsabili dell’incremento delle percentuali di anidride carbonica e di altri gas nell’atmosfera, che aumentano l’effetto serra.
L’estrazione di gas porta a una diminuzione della pressione nella riserva sotterranea, che porta ad un danneggiamento dell’ecosistema, dei corsi d’acqua, della rete idrica e fognaria. Il trasporto del gas inoltre genera ulteriore inquinamento.
E’ del 26 gennaio la notizia di un incidente ferroviario in Russia, nel quale una cisterna di gasolio si è riversata sull’ambiente circostante… Quando impareremo che gas e petrolio uccidono l’ambiente e quindi l’uomo? Quando il profitto non sarà più il Dio dei popoli?