Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha annunciato la nomina di Yuri Fedotov (Federazione Russa) come nuovo direttore esecutivo delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC). Fedotov e’ successore di Antonio Maria Costa (nominato nel 2002) in questo incarico e come direttore generale delle Nazioni Unite a Vienna (UNOV).
Nel comunicato del segretario dell’Onu, si legge: Mr. Fedotov porta ricchezza di esperienza ad alto livello, essendo ben informato sulle questioni dell’UNODC: Stato di diritto, politica e analisi delle tendenze in corso, prevenzione, cura, reinserimento e sviluppo alternativo.
Attualmente Fedotov e’ ambasciatore russo in Gran Bretagna. E’ stato vice-ministro degli Esteri e vice-rappresentate permanente presso l’Onu a New York. Nato nel 1947 e’ laureato all’Istituto di Relazioni Internazionali d Mosca.
‘La scelta di Yuri Fedotov come mio successore alla testa del programma antidroga e anticrimine dell’Onu pone fine a otto anni di colpevole inazione e significa il ritorno del tema dei narcotici all’ordine del giorno della vita internazionale’. A sostenerlo e’ Pino Arlacchi, direttore dell’Unodc dal 1997 al 2002, e attuale parlamentare europeo.
‘Ho conosciuto Fedotov a New York – prosegue Arlacchi – dove era il vice-rappresentante della Federazione Russa al Palazzo di Vetro, e ho avuto modo di apprezzare le sue doti di fine diplomatico e di persona integra e ferma nelle sue convinzioni.
Assieme al suo capo, Lavrov, che e’ l’attuale ministro degli esteri russo, abbiamo sviluppato un rapporto di collaborazione e di amicizia che e’ proseguito nel tempo. Sono certo che Fedotov sapra’ dare impulso alle politiche antidroga dell’Onu, fissate durante il mio mandato. Ho proposto e fatto approvare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1998 una strategia decennale di riduzione della domanda di droghe e di eliminazione delle colture di oppio e coca in tutto il mondo’.
‘La validita’ di questa strategia – sostiene Arlacchi – e’ stata riaffermata l’anno scorso dai Paesi convenuti a Vienna per la revisione dei suoi risultati. Il mio piano e’ stato riconfermato per altri dieci anni, fino al 2019. Il mio successore lavorera’ quindi lungo un solco ben definito. Il prossimo passo sara’ l’eliminazione dell’oppio afgano attraverso un grande piano di riconversione delle produzioni che conto di far approvare nei prossimi mesi dal Parlamento Europeo, e di mettere in pratica assieme a Fedotov’.
Questo il commento dei senatori Radicali/Pd Marco Perduca e Donatella Poretti:
La nomina del diplomatico russo Yuri Fedotov a nuovo direttore esecutivo delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) non puo’ esser considerata una buona notizia da chi cerca di riportare nell’alveo della ragione le politiche internazionali in materia di “controllo degli stupefacenti”. Fedotov non ha la minima esperienza nel settore, e’ un diplomatico di carriera quindi uso a rispettare i desideri del proprio governo che non brilla certo per liberalita’ in materia di tossicomanie avendo piu’ volte bloccato all’Onu consenso anche in materia di riduzione del danno.
Se non bastasse tutto cio’ il fatto che l’Onorevole Pino Arlacchi si sia lanciato in un peana deve destare piu’ di una preccupazione. Occorre infatti ricordare che l’UNODC, quando retto da Arlacchi (ufficio che dovette cambiar nome anche a seguito di una serie di scandali con al centro il politico italiano), aveva predetto nel 1998 che in dieci anni il mondo sarebbe stato “liberato dalle droghe” mentre invece produzione, consumo e commercio sono sopravvissute pressoche’ indenni a conflitti armati e crisi economiche e finanziarie.
Da oggi inizia quandi un ulteriore e doveroso lavoro di monitoraggio delle proposte dell’Onu di Vienna perche’ la direzione di un russo potrebbe contribuire al depotenziamento del lato bellicoso della guerra alla droga delle Nazioni Unite avvenuto sotto l’economista Antonio Maria Costa.
fonte aduc