Tony Hayward, attuale capo del colosso petrolifero BP, avrebbe annunciato le sue dimissioni per ottobre 2010. La notizia è stata emanata da fonti vicine alla multinazionale britannica del petrolio. Sempre secondo tali fonti, le dimissioni di Hayward faciliterebbero il processo di ristrutturazione della multinazionale, che includerebbe anche delle nuove norme che farebbero presagire nuove strategie globali.
Il colosso del petrolio britannico è in procinto di svendere alla sua rivale americana Apache per la cifra di 7 miliardi di dollari, dei propri asset pur di racimolare i capitali per far fronte ai rilevanti costi sostenuti per arginare la perdita di petrolio nel Golfo del Messico. L’operazione fa parte di un primo piano di disinvestimenti per circa 10 miliardi di dollari totali. La British Petroleum pare che venderà gli asset del gas e del petrolio in suo possesso nel deserto occidentale egiziano, nel Texas dell’ovest e nel New Mexico alla eterna rivale americana Apache. Alla società americana andrà la proprietà totale dei possedimenti di BP nell’Alberta, nel British Columbia e in Canada. La BP che avrebbe perso in borsa la metà del suo valore stimato, vorrebbe svendere anche le licenze di produzione ed esplorazione di gas e petrolio in Pakistan.