Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’università di Toronto in Canada, il deficit generato dalla mancanza d’impollinazione potrebbe avere un effetto drammatico sul rendimento delle colture. Lo studio è stato effettuato sulle Montagne Rocciose, luogo nel quale si pensava non fossero presenti gli effetti dell’inquinamento umano. Ma l’evidenza derivata da questi studi ha stabilito che i parametri confrontati sono risultati alquanto preoccupanti. James Thomson, uno dei ricercatori che ha lavorato in questo ambito per circa 17 anni, ha dichiarato che questo risultato deve essere un avvertimento per tutti i paesi del mondo, poiché la sua ricerca attribuisce all’inquinamento tutte le responsabilità della graduale ma inesorabile morìa delle api. Ciò dipende, sempre secondo il ricercatore, dall’anticipata fioritura delle piante che sempre più spesso non corrisponde con il periodo in cui questi preziosi insetti sono pronti per l’impollinazione.
Moria api: Dimezzata l’impollinazione negli ultimi 20 anni
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