Più che a governare, negli ultimi mesi, Silvio Berlusconi appare intento a doversi districare fra le pressioni dei finiani scissionisti della Camera dei Deputati e i leghisti che invocano elezioni a gran voce. Stavolta non si tratta della solita dafaillancè del premier, bensì di un vero e proprio ‘terremoto’ che sta facendo sobbalzare le comode poltrone di governo con tutti gli interessi annessi e connessi. Come già in molti sanno, la scissione dei finiani pone di fatto il governo in una posizione che non rappresenta più la maggioranza dell’elettorato e Berlusconi sa bene che solo il miracolo di una trattativa con i finiani da lui considerati moderati, potrebbe ribaltare le sorti di questo governo. La strategia del presidente del consiglio consiste come al solito nella eliminazione dell’avversario politico da lui ora più temuto, piuttosto che nel rimettere in discussione l’operato svolto fin’ora. Pertanto sembrerebbe determinato a recarsi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al fine di chiedere le dimissioni di Fini dalla presidenza della Camera dei Deputati anche se questa soluzione non ha né supporti e né contenuti leciti dettati dalla Costituzione italiana, ma il premier ha da sempre abituato gli italiani ad azioni relative solo ai suoi interessi e non a quelli di tutta la collettività.
Berlusconi fra la morsa dei finiani e della Lega Nord
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