Entrati di nuovo in casa Misseri, i Carabinieri di Avetrana, per operare un sopralluogo nella casa di Sabrina e Michele, i due indagati della morte di Sarah Scazzi. Ma non sono stati ancora resi noti i dettagli ricercati dagli uomini dell’Arma. Intanto Valentina Misseri, sorella di Sabrina, la neo accusata dal padre reo confesso, ribadisce in modo determinato l’innocenza di sua sorella, dichiarando: “Mia sorella è innocente, lo sappiamo al mille per mille. Io non c’ero quando Sara è stata assassinata ma sono convintissima che è mio padre che mente. Non vogliamo rilasciare interviste. Le interviste che abbiamo rilasciato finora hanno soltanto danneggiato mia sorella”. Gli inquirenti sostengono che la famiglia Misseri per tutta la durata delle ricerche di Sarah fino al tragico epilogo del reato confessato da Michele e dell’arresto di Sabrina, sostengono che fra di loro conversassero attraverso i cosiddetti ‘pizzini’, foglietti di carta su cui scrivevano tutte quelle cose che non potevano essere dette per paura di essere intercettati in quanto nella strana famiglia era comune il sospetto che i Carabinieri avessero posizionato delle ‘cimici’. Ovviamente tali pizzini una volta letti, venivano regolarmente distrutti in modo che non fossero rintracciabili. Un altro particolare inoltre sta emergendo in questi giorni ed è che sul vano batteria del telefono cellulare di Sarah Scazzi, pare siano state rinvenute 4 tracce d’impronte digitali appartenenti ad altrettante persone diverse. Nel nuovo sopralluogo pare che i Carabinieri cercassero la cordicella utilizzata per uccidere Sarah.
Omicidio Scazzi: Nuovo sopralluogo in casa Misseri
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