Aperta istruttoria da parte del Garante per la Privacy in merito alla fuga di notizie che c’è stata in merito alle indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi e dopo la pubblicazione dei verbali e delle registrazioni audio degli interrogatori. Il Garante, Francesco Pizzetti ha dichiarato: “Il fenomeno che si è scatenato deve interessare prima di tutto i magistrati, perché è un classico caso di fuga delle prove. Faremo quello che dobbiamo. Sentiremo come si sono svolti i fatti”. In particolare pare che il messaggio incriminato sia quello che Sabrina Misseri inviò all’amico Ivano Russo, il medesimo giorno in cui la 15enne di Avetrana è stata uccisa e secondo i rilevamenti satellitari, è emerso che la ragazza, ora in carcere, in quel momento si trovava nei pressi del pozzo in cui è stato nascosto il corpo di Sarah Scazzi.
Il dettaglio secondo cui Sabrina Misseri avrebbe tenuto nascosto per diversi giorni prima di consegnarlo agli inquirenti, il diario di sua cugina Sarah Scazzi è emerso dagli interrogatori a persone informate sui fatti. Nel frattempo il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, avrebbe convocato i legali difensori di Sabrina e Michele Misseri poiché sembra che questi abbiano tenuto un comportamento non consono ai loro doveri deontologici.