E’ di questi giorni la circolare del Dirigente Scolastico della Regione Emilia e Romagna che in stile fascista-staliniano sollecita i Dirigenti Scolastici a mettere la mordacchia a quei Docenti che osano pubblicamente denunciare gli abusi e le illegalità che si commettono in molte delle istituzioni scolastiche. Lo stesso Dirigente regionale invita a sottoporre quei Docenti che esternano e denunciano il malaffare a procedimenti disciplinari e sanzioni.
Si rinverdiscono i vecchi tempi della censura e della repressione della libertà d’ espressione e torna a galla la volontà di soffocare nel silenzio ogni dissenso affinchè tutto appaia andare per il meglio nel mentre ed invece la Scuola Italiana precipita agi ultimi posti nelle valutazioni internazionali.
Nè deve stupire che ciò avvenga nella “rossa” Emilia giacchè le pulsioni antidemocratiche sono proprie di ogni dittatura qual che sia il colore di cui si traveste.
Al clima soffocante che già si respira nelle Scuole d’ Italia – difficilmente i Collegi Docenti si esprimono e votano contro ciò che il Capo vuole e propone – ora si aggiunge senza remore e vergogne la più classica delle censure: colpire chi critica e dissente e rende pubblico il suo dissenso.
Eppure si è Docenti ,e non cani obbedienti, se si esercita spirito critico e libertà di pensiero e di parola. Sono condizioni senza le quali non può esistere nè cultura nè sviluppo umano. Il degrado in cui precipita questa Italietta passa anche per questi rigurgiti censori che colpiscono sia la libertà di stampa ( e sono pur di oggi le proposte di Legge liberticide ) sia le essenziali libertà dei Docenti.
Ieri come oggi ognuno, soprattutto se Docente, ha da resistere con dignità e coraggio all’ onde censorie e ha il dovere di operare con coerenza per onorare il suo ruolo e ripulire questa minuscola scuola da tale melma antidemocratica.
PIERO CALUORI V.P.D.P.- DOCENTE SENIOR IN FIRENZE