Il body horror (chiamato anche “horror biologico”) è un termine che si riferisce alle opere del cinema horror in cui l’impressione e la paura derivano da un senso di “deformità” fisiche del corpo. Il ‘body horror’ focalizza le sue attenzioni sulle malformazioni fisiche, degenerazioni fisiche, nascite di mutanti, e l’infezione del corpo da parte di una malattia o un organismo estraneo. Alcune opere appartenenti al ‘body horror’ integrano l’horror psicologico in cui il corpo di una persona viene disturbato e subisce cambiamenti irreversibili; spesso i pensieri del protagonista vengono trasmessi tramite immagini shockanti. Molto frequentemente il ‘body horror’ è stato utilizzato allegoricamente. Si dice che ad esempio La mosca sia una metafora per il disagio della vecchiaia che oscura corpo e mente. Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York sicuramente rappresenta i problemi derivati da nascite di persone deformi e paura di stupro.
Nella letteratura horror, il ‘body horror’ è rintracciabile il molti lavori di Clive Barker, William S. Burroughs e Mike Philbin. Fumetti e graphic novel non sono estranee al ‘body horror’ tuttavia, come ad esempio Black Hole. Nel campo del cinema horror, David Cronenberg è considerato lo scopritore del genere e l’introduttore del concetto nel pubblico. Altri esempi di ‘body horror’ possono essere La cosa di John Carpenter, diversi film di Shinya Tsukamoto tra cui Tetsuo e il classico di Ridley Scott, Alien.