Egregio Direttore,
nell’interesse del Dott. Ferdinando Minucci, Le comunico che alcuni articoli a firma Raffaele Ascheri pubblicati sul Suo sito, in quanto gravemente diffamatori e lesivi dell’onore e della reputazione del mio assistito, sono già stati segnalati all’Autorità Giudiziaria con atto di querela nei confronti del suo autore.
Mi riferisco in particolare:
– all’articolo pubblicato in data 15.12.09 dal titolo: “Ferdinando Minucci: storia (per niente autorizzata) di un numero uno”;
– all’articolo pubblicato in data 17.12.09 dal titolo: “Ferdinando Minucci, una biografia non autorizzata (parte II): l’incontro con Veltroni”;
– all’articolo pubblicato in data 21.12.09 dal titolo: “Ferdinando Minucci (III): l’incontro con Veltroni”;
– all’articolo pubblicato in data 31.01.10 dal titolo: “Ferdinando Minucci, l’uomo dei niet…”.
Di tali articoli, già segnalati alla Procura della Repubblica, e di quello pubblicato in data 24.02.10 dal titolo “Ferdinando Minucci: da un trionfo all’altro (finché dura)”, dal contenuto ugualmente diffamatorio, chiedo formalmente la rimozione dal sito da Lei diretto.
Diffido, inoltre, a pubblicare in futuro altri articoli lesivi dell’onore e del decoro del mio assistito, ritenendola altrimenti responsabile per non averne impedito la pubblicazione.
Distinti saluti
Avvocato MASSIMO ROSSI
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La mia risposta
Gent.mo dott. Massimo Rossi,
non ho parole per ringraziare il dott. Ferdinando Minucci, per l’interesse che mostra nei confronti del nostro giornale con sede a Londra.
Vede Dott. Rossi, mio malgrado non posso in nessun caso aderire alla sua richiesta. In cuor mio non me la sento di essere un “fuorilegge” dell’informazione. Lei sicuramente comprenderà. Le leggi inglesi, ma anche la Costituzione Italiana difendono il diritto alla LIBERTA’ di espressione, diritto che MAI e ribadisco con forza e fermezza il MAI, umilierò.
Raffaele Ascheri ha il diritto di informare i lettori, assumendosi la responsabilità di ciò che afferma nei propri articoli, noi abbiamo il dovere di offrire al suo assistito gli stessi spazi concessi a Raffaele Ascheri, al fine di poter esercitare il diritto di replica.
Ecco a lei la nostra proposta ufficiale: Il sottoscritto, Gianni Leone, direttore del magazine MondoRaro si impegna formalmente a far pubblicare le repliche che il suo assistito, il dott. Ferdinando Minucci, riterrà opportune, offrendo allo stesso la stessa visibilità offerta a Raffaele Ascheri.
La prego di comprendere la mia posizione… ma proprio non riesco a censurare Raffaele Ascheri… non riesco a farlo poiché ritengo la censura un atto “criminale”… e sono fermamente convinto che l’Italia, visti i tempi e gli scandali, di certo non ha bisogno di un altro “criminale”.
La ringrazio per l’interesse,
Cordialmente Gianni Leone.
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Afferma Colombani che il giornalismo più scomodo non è quello che agisce in modo “pavloviano” con scoop, infiammandosi tutti all’unisono su una vicenda per poi scordarsene tutti il giorno dopo, ma è quello che approfondisce, insiste e non molla, quando tutti mollano e vanno dietro ad un altro “scoop”.
Joseph Pulitzer (1847-1911):
“Ogni numero di giornale rappresenta una battaglia per l’eccellenza: Vincere o perdere questa battaglia dipende dall’eccellenza e dalla moralità del direttore e della redazione… La moralità è tutto. Per me un giornalista privo di moralità è privo di tutto… Spesso un giornalista si trova di fronte a un apparente dilemma: piegarsi a un’inclinazione popolare che sa essere sbagliata o rischiare le conseguenze dell’impopolarità… Un giornalista è la vedetta sul ponte di comando della nave… non agisce in base al proprio reddito nè ai profitti del proprietario. Resta al suo posto per vigilare sulla sicurezza e il benessere dei lettori che confidano in lui“.
Francesco Forgione, ex Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia 2006-08 (PRC), lunedì sera a Siena presentando il suo libro “Mafia Export“, ha ricordato che il vero giornalismo è quello di inchiesta, quello che PRECEDE e fa aprire POI le inchieste della Magistratura.
Mi si chiede la rimozione degli articoli di Raffaele Ascheri… a casa mia questo comportamento ha uno solo nome: CENSURA. Come posso censurare Raffaele, che ho voluto su questo magazine proprio per informare sulla situzione di Siena e poi con un “colpo di spugna” far sparire nel nulla i suoi scritti, come se certe battaglie per noi di MondoRaro fossero solo “parole vuote”? Come farei a guardarmi il giorno dopo allo specchio? Che razza di buffone senza midollo sarei?
Io posso, devo, voglio difendere Raffaele Ascheri, perché difendendo la sua libertà di espressione difendo la mia libertà, ma soprattutto difendo il diritto all’informazione che tutti i cittadini, di qualsiasi nazione hanno. I cittadini hanno il diritto di essere informati, noi abbiamo il dovere di farlo onestamente e seriamente.
Siamo in lotta… le informazioni vengono filtrate dal regime, le poche persone che si scontrano con il sistema se la passano veramente male…
Credo fermamente che bisogna impegnarsi nella lotta contro le ingiustizie… informare di quello che “combina” il regime (che sia esso di destra o di sinistra), dobbiamo smascherare chiunque veste i panni di agnello e poi è lupo…
Bisogna credere nei cambiamenti perché essi avvengano… bisogna credere e bisogna anche essere disposti a sacrificare qualcosa di se stessi…
La mia, anche se può sembrare folle, è una “chiamata alla guerra”… una guerra civile e non violenta, fatta di articoli e coraggio… per qualcosa che non può appartenere a pochi ma che necessariamente deve essere di tutti: LA LIBERTA’.
Sono convinto che la mia vita non appartiene solo a me stesso, ma anche alle persone che posso aiutare… ho deciso di impegnarmi seriamente ed oltre le parole tanto urlate dai potenti, ho scelto consapevolmente di ascoltare i sussurri dei tanti indifesi… quei sussurri sono la mia guida nel “rumore assordante” di una società che umilia, emargina ed in fine uccide (fisicamente o mediaticamente) coloro che si oppongono alla censura ed ai vari “potenti”… quei sussurri sono la mia voce… e sono la voce di MondoRaro… Noi non cederemo mai! Noi, non faremo un solo passo indietro!
Con infinito amore per la città di Siena,
e per tutti i senesi onesti,
Gianni Leone, cittadino “libero e consapevole” del mondo