Il 16 dicembre in scena al Teatro Oscar di Milano “Falstaff o l’inconsueto”, riduzione drammaturgica di Ombretta De Biase del testo dello scrittore poeta Cesare Vergati.
Lo spettacolo mette in scena il conflitto insanabile fra una qualsiasi società organizzata e chi queste regole non intende adottare, condannandosi così a subire il dileggio e la violenza.
In un’alternanza ritmica di musica, azione scenica e lettura di brani del testo, scorre, fino al tragico epilogo, la vicenda umana di Falstaff, un uomo “inconsueto” perché intende dedicare tutta la sua vita al soddisfacimento dei suoi tre amori: il cibo, l’arte e il sesso.
L’uomo dalla grossa epa, vive felice e isolato in una capanna, posta in mezzo a un campo dove coltiva vari ortaggi di cui si ciba insieme ad altre leccornie e si consacra alla sua passione per l’arte e la bellezza. Troppo obeso per muoversi con facilità, passa il tempo disteso su un’amaca, condividendo con una donna attempata anche i piaceri del sesso. La sua vita scorre placida e felice, anche se a volte gli tornano alla memoria, angosciandolo e turbando i suoi sogni, le tante ombre e le poche luci di un antico e tormentato passato in cui, unitamente ai suoi nobili natali, sono presenti anche un figlio morto e una misteriosa prigione. Ma la comunità che gli vive nei pressi non intende tollerare il suo stravagante modo di vivere. In particolare tre tristi ed emblematici figuri: lo sparuto – uomo ossuto e smorto – il castigo d’uomo – il portatore di sventure – e l’inerte – uomo rozzo e ostile all’arte – si coalizzano fra loro e lo tormentano in vario modo, progettando di infliggergli un tipo di morte che per Falstaff sarà la più insopportabile e atroce: la morte per fame.
Il testo Falstaff o l’inconsueto edito da ExCogita fa parte del “Trittico d’ombra“, una trilogia che comprende Faust o l’inconverso e Don Giovanni o l’incomodo in cui i personaggi combattono tutta la vita per affermare la propria autonomia di pensiero e azione contro il conformismo delle convenzioni sociali. Nel suo immaginifico linguaggio letterario Vergati trasporta la mente, l’orecchio, ma anche l’occhio del lettore, in un mondo visionario fatto di suoni e immagini.
Cesare Vergati vince una borsa di studio per un anno USA (Diploma high School). Si laurea a Roma in Psicologia e in Filosofia. A Madrid e Barcellona studia letteratura spagnola. Frequenta per un anno la facoltà di Filosofia a Berlino. Studia e lavora a Parigi per più anni e consegue il dottorato in Filosofia e psicanalisi. A San Pietroburgo e a Mosca studia letteratura russa. Dal 1988 è Responsabile Cinema Institut Francais Milano. Con ExCogita pubblica nel 2004 il primo volume della “Trilogia dell’Eco”, A sorpresa, romanzo in poesia, nel 2006 il secondo volume dal titolo Soldato a veli, romanzo in teatro, dal quale viene tratta una riduzione‐piece teatrale, rappresentata a Milano e a San Pietroburgo, e nel 2007 il terzo, Ragazzo a pendolo, romanzo in musica. I tre libri sono stati tradotti in russo. Nel 2009, sempre con ExCogita, pubblica la Prima Piega del Trittico d’ombra, Faust o l’inconverso, nel 2011 la Seconda, Don Giovanni o l’incomodo, tradotto in francese, con testo a fronte e in russo; entrambe le opere sono state rappresentate in teatro a Milano. La conclusione della Terza Piega, oggi con questo Falstaff o l’inconsueto.
Ombretta De Biase, drammaturga e regista teatrale vive e lavora a Milano. Tutte le sue opere sono state rappresentate e/o pubblicate. Opere di saggistica: Da Konstantin Stanislawskji a Marlon Brando (Editoria&Spettacolo, 2002; 2° ed. 2006), Coco Martinez e il demone del teatro (Editori della peste, 2001), Il Metodo Strasberg in 10 lezioni (Dino Audino Editore, 2014). Le opere teatrali sono contenute in un cofanetto intitolato ‘TEATRO, da Ho amato Oblomov a Le streghe di Dio’, (Editoria&Spettacolo, 2011). Nel 2003 ha ideato e tuttora dirige il Premio FERSEN alla regia e drammaturgia contemporanea italiana. Nel 2004 ha ideato e diretto la Rassegna teatrale DOPO PIRANDELLO, nel 2005 ha ideato e diretto la Rassegna teatrale ANIMA MUNDI, replicata presso la Sala del Grechetto della Biblioteca Comunale Centrale di Palazzo Sormani fino al 2011 e, dal 2012 a oggi, presso il Teatro Franco Parenti a Milano. Nel 2009 ha collaborato alla sceneggiatura del film Poesia che mi guardi per la regia di Marina Spada.
FALSTAFF O L’INCONSUETO
Di Cesare Vergati
Lettura scenica a cura di Ombretta De Biase
Riduzione drammaturgica e regia Ombretta De Biase
Con Francesco Tinnirello (Falstaff – Uomo dalla grossa epa),
Dorothy Barresi (L’amante – donna attempa)
Annamaria Indinimeo (La narratrice – l’autore del libro)
Donatella Massara (La poetessa – l’autore del libro)
Cesare Vergati (Lo sparuto – uomo ossuto e smorto)
Maurizia Ferrari (Il castigo d’uomo – il portatore di sventure)
Cristina Salardi (L’inerte – ostile all’arte)
Ricerca musicale Cesare Vergati
Elaborazione audio e video Donatella Massara
Durata: 60’
INFO
Teatro Oscar, Via Lattanzio 58, 20137 Milano
MM3 – Staz. Lodi T.I.B.B. | Tram: linea 16 Fermata Tito Livio – Lattanzio | Filobus: linea 92 – Fermata Umbria – Comelico
Orario spettacolo: ore 21
Costo biglietti: 10 €
Orari biglietteria: LUN-SAB 16.00-19.00 e 19.30-21.00 l DOM dalle 15.30 a inizio spettacolo
Informazioni: tel: 02 – 36503740 | sito web: www.pacta.org | e-mail: biglietteria@pacta.org – infoteatro@pacta.org
ABBONAMENTI: CARTA AMICI DI PACTA 6 spettacoli* €60,00 – CARTA TANDEM 2 ingressi a 2 spettacoli* €38,00 – CARTA CABARET – VenerdìRidi (carta personale) 4 ingressi a tutti gli spettacoli della rassegna di CABARET – VenerdìRidi € 35,00 – CARTA ALL YOU CAN SEE (carta personale) ingressi illimitati a tutti gli spettacoli* €100,00 * esclusi MITO, Oscar per tutti