Il libro affronta con coraggio uno dei più drammatici casi insoluti della storia contemporanea, le cui implicazioni vanno ben oltre i confini della Versilia e dell’Italia. Sulla strage di Sant’Anna di Stazzema, avvenuta il 12 agosto 1944 a opera delle truppe nazifasciste, sono state spese molte parole e l’Autore prova a fare il punto raccogliendo le testimonianze dirette e indirette e tracciando la storia delle intricate vicende giudiziarie.
Nonostante il fatto sia da condannare sotto ogni punto di vista, non sono mancati in questi quasi settant’anni pareri discordanti sulle responsabilità della strage, nonché sull’ignobile ritardo della giustizia italiana e internazionale nel punire i responsabili. La stessa memoria dei pochi sopravvissuti si presenta “divisa” ed è stata a lungo sommersa da un pesante silenzio sotto il quale i superstiti hanno disperatamente cercato un perché, una motivazione in grado di spiegare la metamorfosi dell’uomo in mostro infernale. A un quadro così complesso e sensibile, si sono aggiunte negli ultimi anni le polemiche seguenti all’uscita del film di Spike Lee, Miracolo a Sant’Anna, e le non poche obiezioni alla “vulgata” da parte dei revisionisti.
Un’ampia appendice raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti e riassume gran parte della bibliografia e degli articoli di cronaca sulla strage, senza tralasciare la nascita del Parco Nazionale della Pace.
Luca Andrea Benetti
Nato a Pietrasanta nel 1976, residente a Viareggio dalla nascita. Diplomato nel 1994 all’Istituto Tecnico Commerciale “Carlo Piaggia” di Viareggio, laurea triennale in Scienze Politiche e Internazionali nel 2005 alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa con una tesi sul blocco di Berlino del 1948/1949 dal punto di vista dei principali quotidiani italiani. Attualmente è iscritto al corso di laurea magistrale in Storia e Civiltà presso l’Università di Pisa ed è organista presso la basilica di Sant’Andrea Apostolo di Viareggio.