La procura generale del Messico ha la certezza che i 43 studenti di Iguala scomparsi a settembre siano stati uccisi per ordine del cartello della droga di Guerreros Unidos, che li aveva scambiati per membri di una gang rivale. “Non c’è dubbio che gli studenti abbiano perso la libertà, la vita e che i loro corpi siano stati ridotti in cenere, poi gettata nel Rio San Juan”, ha detto in conferenza stampa il procuratore generale Jesus Murillo, facendo riferimento a un fiume che scorre vicino a Cocula, nei pressi di Iguala. Murillo ha poi spiegato che i sospetti assassini degli studenti sono stati molto meticolosi nel distruggere i corpi dei ragazzi, al punto da rendere molto difficile la loro identificazione. Finora, infatti, sono stati identificati i resti di uno solo dei giovani. La procura generale ha riferito inoltre che Felipe Rodriguez, membro di Guerreros Unidos arrestato, ha confessato di avere ricevuto ordine dai suoi capi di uccidere i 43 ragazzi. “Gli studenti sono stati identificati dai criminali come membri di una gang rivale della regione”, ha detto Tomas Zeron, direttore dell’agenzia investigativa criminale della procura generale.
fonte aduc