Nella società attuale c’è stata una reale emancipazione delle donne ?
Donatella Rettore: Per me non c’è stata, è una colpa che però abbiamo noi. Ahimè devo constatare che non c’è stata una reale emancipazione delle donne, ci sono stati dei tentativi piuttosto sporadici ma ad oggi tuttora le donne non riescono ad essere solidali con le amiche, con le loro simili… le donne non sono solidali con le donne.
Perché dici che non sono solidali tra loro?
Donatella Rettore: Non lo so, forse è una questione genetica, gli uomini riescono a essere solidali tra di loro, le donne purtroppo riescono di più a dialogare con gli uomini che non con le altre donne.
Pensi che la musica possa aiutare l’emancipazione femminile ?
Donatella Rettore: La musica può aiutare sempre, la musica aiuta chi è disturbato psicologicamente, chi non è emancipato, la musica aiuta, la musica è parte della vita, è quella scheggia che abbiamo tutti noi, che si può espandere all’infinito, la musica è l’infinito per cui aiuta e come, specialmente la bella musica non quella brutta… come dire… non le menate, i polpettoni, i tormentoni. No ai tormentoni si alla bella musica. La bella musica classica , leggera, rock, scat, punk, la bella musica aiuta sempre.
Toglimi una curiosità tra questi generi che hai appena elencato, uno in particolare che ti piace?
Donatella Rettore: Adoro il punk, mi sento Emo punk in ogni mio singolo gene, però posso incantarmi con un disco soul di Norah Jones, oppure anche di Michael Bublè, ribadisco la bella musica non la rifiuto mai, neanche la lirica che secondo me è un po’… “una cosa esagerata”…(qui la Rettore fa un acuto spettacolare… e poi ride)… però se è Maria Callas, se è Pavarotti se è Bocelli, ben venga; sono dei grandi per cui mi piacciono. Su Bocelli voglio dire una cosa… ha fatto un disco di Natale veramente molto bello. Io Andrea lo conosco da quindici anni e devo dire che lo adoro prima di tutto come essere umano, poi lo adoro come artista perché uno che sa cantare il pop e la lirica come Andrea non c’è, è un miracolo della natura.
Hai mai realizzato con Andrea qualcosa, tipo un duetto?
Donatella Rettore: No, non ho mai fatto nessun duetto, non credo di essere capace di fare un duetto con Andrea. Lui è così diverso da me, ma io amo le diversità per cui…
Quindi sarebbe bello “incontrarvi”
Donatella Rettore: Sarebbe bellissimo. Sai Andrea ha degli splendidi, bellissimi occhi azzurri, ma proprio belli e tutte le volte che lo guardo mi chiedo perché è stato “privato” della vista, lui non può vedere i figli ed è una cosa che mi fa molto male, mi fa malissimo. Vorrei che ci fosse uno scienziato, un medico che potesse restituirgli la vista. Sai però ti assicuro che se ci sono cento persone, duecento persone, trecento persone, lui riconosce la mia voce e mi fa “Rettore o tu sei la ?” ed è bellissimo per me ed io dico “Andrea sono tutta tua”.
C’è un parallelo tra la violenza che talvolta è perpetrata alle donne e quella nei confronti degli omosessuali?
Donatella Rettore: E’ la stessa. Non è un parallelo, è la stessa violenza perché hanno accomunato il sesso debole ai gay, cioè gay e femminilità per gli omofobi, a mio parere, sono la stessa cosa… per fortuna gli omofobi, sono una bassa percentuale, però ci sono e sono in varie frange della nostra società.
A proposito di omofobia… cosa pensi dei recenti casi in Italia?
Donatella Rettore: Deprecabili, disgustosi e non mi piace l’uso che ne fanno i Media. Forse dovremmo essere solidali tra di noi per vincere queste “brutte performance” dell’umanità.
Quest’estate hai fatto un concerto al gayvillage ed anche li ci son stati degli episodi poco carini…
Donatella Rettore: Si ci son stati non uno ma vari brutti episodi… è selvatico, barbaro, non è naturale, una cosa da vomito.
A proposito di quello che stai dicendo… Alemanno si è costituito parte civile con il comune di Roma, secondo ha strumentalizzato l’evento?
Donatella Rettore: Guarda che sia una strumentalizzazione o meno non me ne frega niente però quello che ha fatto è una mossa che mi piace perché se avesse fatto finta di niente non mi sarebbe piaciuto, il fatto che si sia mosso mi rassicura un pò di più però non mi rende certa, ci sono altre mosse che dobbiamo fare noi uomini, donne, noi diversi. Il fatto che Alemanno si sia manifestato animalista, sensibile alle tematiche gay, abbia dato voce alle donne ecc.. non mi fa pensare più da che parte sta, anche se io sto da un’altra parte, è comunque una persona corretta.
Quale è il tuo pensiero in merito alla posizione della chiesa nei confronti della comunità glbt?
Donatella Rettore: La mia concezione sulla chiesa è un pò conturbata e controversa nel senso che io credo in Gesù, però nei “gestori” della religione cattolico-cristiana sto mettendo dei grandi paletti… prima di tutto per la pedofilia, perché un religioso non può fare violenza sui minori e perché nel caso dell’omosessualità creano emarginazione… dovrebbero smettere di fare politica e fare i sacerdoti, i pastori, i preti, insomma quelli che ci rincuorano quando abbiamo dei problemi non quelli che ne creano altri…
Sei in contrasto con qualche cantante che non ti garba, che proprio non ti “scende”?
Donatella Rettore: No, guarda l’unica è Nelly Furtado che secondo me proprio non merita…
G.L.: Quanto influiscono nevrosi, psicosi e schizofrenia nell’opera di una artista?
Donatella Rettore: Guarda.. nel mondo di un artista ci son tutte, basta uno psicoterapeuta per far scendere al minimo queste cose, ma ci devono essere tutte per forza.
G.L.: Donatella e Miss Rettore si incontrano mai?
Donatella Rettore: Sempre… sono sempre insieme che fanno baruffa.
Qual è la canzone che più ti rappresenta nella tua incredibile carriera?
Donatella Rettore: E’ “Eroe”. E’ stata la testa d’Ariete che ha buttato giù il muro. (la Canta…)
Ma l’hai scritta tu?
Donatella Rettore: Si l’ho scritta io.
Rappresenta un momento particolare della tua vita?
Donatella Rettore: Rappresenta il periodo in cui mi son levata i panni della provincia, del problema di essere un pò grassoccia, di essere belloccia ma non bella, di essere intelligente però provinciale e ad un certo punto ho detto: ma basta queste cose, datemi addosso.. ed ho scritto non sono un eroe, non sono un eroe per sopportare tutte queste cose che voi mi volete buttare addosso.
E’ una canzone anche contro l’ipocrisia?
Donatella Rettore: Eh si infatti come dice nel testo: (canta la parte..). Mi piace molto.
Donatella te le ricordi tutte le tue canzoni?
Donatella Rettore: Ne ho scritte talmente tante che qualcuna me la dimentico… a volte faccio delle figure… (ride)
Progetti per il futuro, cosa bolle in pentola?
Donatella Rettore: Guarda… come un bravo muratore, come un bravo ingegnere, ma più un muratore, mi sto costruendo una bella porta del tempo per uscire dal tempo e lasciare un “non-ricordo”, ma un’immagine presente di me perciò fare un bel disco di inediti che possa aiutare i giovani talenti, scrittori di liriche ecc..ecc.. stiamo lavorando, è un lavoro bellissimo Federico, sono proprio contenta come quando ho scritto “Splendido splendente”. Penso che in Italia il cd uscirà tra una anno. In commercio adesso c’è “Stralunata” che sono i miei primi 30 anni di carriera e devo dire è stato curato benissimo dalla Sony ed è un’opera che si può regalare molto divertente. Un’opera che comincia dal 79 per arrivare al 2008. Non c’è solo la mia storia ma la storia di quelli che hanno vissuto quell’epoca.. Da questo anno in poi, per me c’è il nuovo.. se il cd per i miei primi 30 anni di carriera si intitola “Stralunata” figurati quello che sta per arrivare come se può intitolare… Parla comunque del calo del desiderio da parte degli uomini nei confronti delle donne. Parlo dell’abuso del viagra ad esempio, questo ve lo posso dire.. Avendo scritto “Cobra” ora è normale che scriva qualcosa sul viagra… A maggio lo saprete, saprete tutto.. sempre ironico, divertente, una presa per i fondelli… Hai mai notato che appena accendi il computer la mattina per controllare le email, trovi tantissime proposte di viagra? Se vuoi, ogni giorno ipoteticamente potresti comprare un quintale di viagra, quindi il cobra non è più un serpente, neanche un pensiero frequente, è impotente… (rido insieme a Donatella). Quando ho scritto “Cobra” gli uomini erano spacconi… e adesso? Non fanno niente più se non prendono la pillola blu…
Allora le cose sono mutate in peggio?
Donatella Rettore: Esatto, e da tutto ciò scaturisce la violenza…
Dal senso di impotenza sia fisico che psicologico?
Donatella Rettore: Assolutamente si, sono impotente allora recupero la mia potenza nell’aggressività, c’è da chiamare qualche psicoterapeuta bravo, qualche professore, a studiare i comportamenti dell’umanità…
Donatella una parola sola per descriverti, se ce l’hai?
Donatella Rettore: Stralunata… ma attenta e cosciente, molto di più di quello che deve essere un’artista, troppo cosciente, molto lucida..
Un pensiero conclusivo tuo, magari sull’amore?
Donatella Rettore: L’amore universale, quello che Gesù ha sempre predicato, “il mio regno è quello dei cieli”… l’amore universale, l’amore verso tutte le cose, strane, senza un occhio, senza una gamba, coi peli, per donna, uomo, bambino, l’amore universale per chi vive in questa terra che poi dovrà ritornare alla terra, amiamoci perché l’amore è la soluzione, la risposta a qualsiasi vandalismo, screzio, volgarità, l’amore è la risposta a tutto per me.
Grazie, sei stata meravigliosa.
Donatella Rettore: Anche voi bellissimi, insostituibili, sai quanto amo il mondo gay, anche il mondo lesbo, mi son trovata così bene quando ho dovuto chiedere solidarietà per gli animali, ho trovato una risposta formidabile.. non lo so perché ma mia madre adorava i pittori gay, mi voleva far sposare un gay.. una cosa familiare non solo mia, ogni volta mi diceva, vedi quello, quello è molto intelligente guarda cosa scrive, cosa dipinge… pazzesco è così… sono cresciuta così.