Martedì, 10 febbraio, la band partenopea SABBA E GLI INCENSURABILI si esibirà al Circolo Arci 75 BEAT di Milano (Via Privata Tirso, 3 – ore 22.30, ingresso con tessera arci + contributo 5€) in occasione del secondo appuntamento “MUSIC TELLS: Percorsi di suono” con i migliori artisti del panorama indipendente italiano ed internazionale.
Sabba e Gli Incensurabili presenteranno dal vivo i brani contenuti in ”SOGNO E SON FESSO” (Full Heads / Audioglobe), il loro nuovo disco disponibile in tutti i negozi di musica, su iTunes e nei principali digital store.
L’album racchiude in sole dieci canzoni il diritto alla speranza di una generazione rinnegata dalle sue stesse radici che, dopo vent’anni di silenzio, si ritrova a sostenere il peso di una storia a cui non sente di appartenere.
Questa la tracklist: “Chiamatemi Nerone”, “Non Mi Fotti Più”, “Tre Minuti Di Celebrità”, “Le Parole Sono Importanti”, “Bang!”, “Valzer Senza Peso”, “Per Resistere”, “Ruby Sparks (La Bambola)”, “Un Giorno Perfetto (feat. G.Block)”, “Basta Che Mi Vuoi (The Showman)”.
“Sogno e Son Fesso” può essere riassunto nella frase “via dall’idea che non meritiamo di più” che troviamo nella canzone “Per Resistere” (singolo attualmente in rotazione radiofonica) perché si propone di dare, di trasmettere a chi ascolta un motivo per andare avanti oltre le proprie battaglie quotidiane. A modo loro, Sabba e Gli Incensurabili hanno scelto di resistere con la Musica.
Ecco le date live fino ad ora annunciate:
10/02 “75 Beat” Milano
12/02 “Free Ride” Perugia
13/02 “Bookique” Trento
14/02 “Contestaccio” Roma
14/03 “Club 33 Giri” Santa Maria Capua Vetere (CE)
15/03 “Le Lune” Pompei (NA)
18/04 “Music Hall” (CE)
Sabba è Salvatore Lampitelli (voce, chitarra, kazoo). Gli Incensurabili sono: Luca Costanzo (basso e backing vocals), Alessandro Grossi (sax, flauto traverso, programmazione), Alessandro Mormile (lead guitar e backing vocals) e Andrea De Fazio (batteria, percussioni). Sabba incontra gli Incensurabili nel luglio 2010. Li unisce un obiettivo comune: l’utilizzo della musica come mezzo di denuncia. Quattro musicisti con background molto diversi: un mix fresco e frizzante che la band riesce a trasmettere con l’energia e la rabbia di chi non vuole abbassare la testa di fronte ai silenzi e alla rassegnazione che stanno conducendo il Paese inesorabilmente alla deriva. Nell’estate 2011 registrano un primo Ep dal titolo “Sì, Ma Quanta Gente Porti?”, un monito alla situazione dei live della scena musicale indipendente in Italia. Il Lavoro ottiene grande interesse da pubblico e critica e viene seguito da un tour ricco di date che tocca le principali città italiane. Nello stesso periodo calcano i palchi di 4 festival dedicati a band emergenti: “Emergenza Indie”, “Nano Contest”, “Musica e Libertà”, “Festival Pub Italia” risultando vincitori in tutte e quattro le manifestazioni. I mesi a cavallo fra il 2011 ed il 2012 sono tempi di crisi per l’economia capitalistica globale e di rinnovamento nelle alte sfere direzionali delle politiche europee. In questo stesso periodo Sabba & Gli Incensurabili decidono di attendere il bivio “crollo o rinascita” del sistema civiltà negli studi di registrazione dove nasce il loro primo disco. Argomento principe è l’irriverenza nel raccontare le anime, i disagi e le ombre che si nascondono fra la gente comune; così nasce “Nessuno Si Senta Offeso” (BulbArtWorks/Audioglobe). Il 14 Ottobre 2012 ricevono il premio M.E.I.“Rete dei Festival” ai Disco Days presso la Casa della Musica di Napoli come rivelazione nei festival del 2012, in collaborazione con il Mei (Meeting dell’Etichette Indipendenti). Tra gli openact della band figurano anche le ospitate al Meeting del Mare (Marina di Camerota) nel 2012 come openact per Modena City Ramblers, nel 2013 per Manu Chao e nel 2014 come openact per i Gogol Bordello, e ancora all’Atellana Festival come openact per il Pan del Diavolo. Il 21 novembre 2014 esce nelle radio il singolo “Per Resistere” che anticipa il secondo disco di Sabba e Gli Incensurabili, “Sogno e Son Fesso” (Full Heads/Audioglobe). L’album racchiude in dieci canzoni il diritto alla speranza di una generazione rinnegata dalle sue stesse radici che, dopo vent’anni di silenzio, si ritrova a sostenere il peso di una storia a cui non sente di appartenere.