La cannabis terapeutica potrebbe avere un effetto nella prevenzione dell’epilessia. Lo suggerisce uno studio, per ora solo sui topi, pubblicato da Neurobiology of Disease e condotto da Roberto Di Maio, ricercatore italiano che lavora all’università di Pittsburgh grazie a una borsa della Fondazione Rimed di Palermo. Dopo aver indotto un evento epilettico acuto nei ratti con un’iniezione di pilocarpina, gli animali sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali ha ricevuto una basso dosaggio quotidiano di un derivato sintetico della cannabis. Dopo 15 giorni è stata sospesa la somministrazione e, dopo 6 mesi di osservazioni, è stato analizzato il cervello degli animali: il gruppo trattato con la molecola cannabinoide mostrava comportamento epilettico quasi assente, mentre gli animali non trattati avevano invece sviluppato una forte sindrome epilettica. ”L’idea – spiega Di Maio – nasce dal fatto che i cannabinoidi possono modulare e bilanciare i meccanismi di eccitabilità neuronale ed agire specificamente sulla funzione dei mitocondri, entrambi fenomeni biologici strettamente correlati alla malattia epilettica. Questo studio ipotizza che il potenziale anti epilettogenico dei cannabinoidi si espleti attraverso il recupero delle disfunzioni neuronali”.
fonte aduc