Attualmente Haiti continua ad ospitare la più grande epidemia di colera di tutto l’emisfero occidentale. Secondo il Ministero della Sanità di Haiti, dal 2010 – culmine dell’epidemia di colera nel paese – al novembre 2014, vi è stata una stima di oltre 706mila casi sospetti, e 8092 decessi. Il primo caso di colera fu rilevato nella zona di Marchand-Dessalines, dove Save the Children già operava. L’epidemia è scoppiata nel 2010 e Save the Children si è subito impegnata nel controllo, nella prevenzione e nella risposta all’emergenza sanitaria, anche attraverso la sensibilizzazione presso le popolazioni vulnerabili, fornendo loro informazioni vitali sull’importanza di lavarsi le mani, utilizzare l’acqua bollita e cercare supporto medico sin dai primi sintomi della malattia. Save the Children ha inoltre creato Unità di trattamento del colera in zone vulnerabili, promuovendo attività di sensibilizzazione sull’importanza dell’igiene per ridurre il tasso di trasmissione.
Nel 2014 Save the Children ha formato 239 operatori sanitari per la gestione dei casi e per le misure di prevenzione del colera e ha raggiunto 17716 persone attraverso programmi di educazione alla salute. Sono state formate oltre 4mila persone sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti e altre 4mila sull’importanza dell’acqua potabile; 480 persone hanno ricevuto informazioni sulla preparazione di Sali per la reidratazione.
Elinaud ha 28 anni e vive in un villaggio rurale appena fuori dalla città di Marchand-Dessalines con la sua famiglia, di cui lui è uno di 11 figli. È sopravvissuto al colera, con l’assistenza di Save the Children.
Elinaud racconta la sua storia:
“Non sono sicuro di come ho preso il colera, forse perché lavoravo nei campi e lì non ci sono latrine e potrebbe essere stato questo. Il mio stomaco mi faceva male come se avessi un fuoco dentro e avevo paura di morire.
La mia famiglia si è presa cura di me, mi facevano il bagno… ma io sono andato al centro di cura. È stato duro per la mia famiglia, perché io non potevo provvedere a loro e poi avevano paura di perdermi.
Ora mi sento normale, sono andato al Centro di trattamento a Merchand-Dessalines per farmi curare e loro mi hanno fornito un kit per il colera di Save the Children. Ora so come si previene il colera, so che devo lavarmi le mani prima di andare in bagno e dopo che sono stato in bagno. Mi lavo le mani anche prima di mangiare e dopo che ho lavorato nei campi. Il colera è un grosso problema.
Prima di avere il Centro, quando la gente aveva il colera di notte non sapeva dove andare e questo era un grande problema per la comunità. Se non ci fosse stato il centro non avremmo saputo dove andare di notte.
Aiuto la mia famiglia lavorando nei campi, ho un sacco di fratelli e sorelle, siamo 11. Nove vivono in questa casa con me!”.