Mirabolante, stupefacente, trasformista… quasi un gioco di magia, il passaggio del ministro dell’Istruzione e senatrice Stefania Giannini, il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, i senatori Pietro Ichino, Linda Lanzilllotta, Gianluca Susta e Alessandro Maran, le deputate Ilaria Borletti Buitoni e Irene Tinagli, che da Scelta Civica confluiscono al Pd.
I “non esodati”, decisamente “poltronati” di Scelta Civica, unitamente oggi hanno annunciato:
Per questo accogliamo l’invito rivoltoci da Matteo Renzi a un percorso e a un approdo comuni e riteniamo che si debba andare nella direzione che i nostri elettori ci hanno già indicato. Per questo decidiamo di aderire ai Gruppi del Partito Democratico di Senato e Camera, alcuni di noi anche al Partito stesso. Ci muove la convinzione – particolarmente sentita da quelli di noi che in altra stagione con sofferenza hanno lasciato il Pd – che ora è finalmente possibile voltar pagina rispetto ai partiti, alle ideologie e alla storia politica del secolo scorso. Oggi ci ripromettiamo di portare nei gruppi parlamentari del nuovo PD i nostri valori liberaldemocratici, le nostre idee, i nostri progetti, le nostre competenze e il nostro spirito di servizio, con l’obiettivo di concorrere al lavoro entusiasmante che attende il Parlamento nei prossimi anni: quella riforma europea dell’Italia che sola può dare speranza nel futuro a noi e ai nostri figli.
Il Pd, ogni giorno dimostra di essere “vecchio” come partito e perfettamente in linea con i “vecchi” giochi del passato.
Il ministro Giannini ha dichiarato:
Il grande progetto di Mario Monti ha avuto un grande senso, ora ha esaurito la sua funzione.
Grandissimo senso, se si è ad uno spettacolo circense di equilibrismo… Viva l’Italia, viva i partiti…