Un italiano su quattro guadagna meno di diecimila euro all’anno. A rilevarlo l’istituto italiano di statistica che ha diffuso nella giornata di ieri i dati relativi alle retribuzioni degli italiani nel 2012. I rapporto ISTAT sul prodotto interno lordo per abitante vede così aumentare le disuguaglianze in un paese che, anche nei numeri, mostra una condizione di disagio diffuso e grandi squilibri tra le diverse regioni. E se il 25% vive con meno di mille euro al mese, sono solo 2 italiani su 100 quelli che superano la soglia dei 70mila euro. Più della metà invece quelli che percepiscono una retribuzione lorda sotto i 30mila euro. Dati allarmanti anche per quanto riguarda il costo del lavoro, con il rilevamento medio che parla di una retribuzione netta, overo quella che arriva in tasca al lavoratore, che rappresenta poco più della metà dell’intero costo: a fronte di un costo medio di 30mila euro, tra tasse e contributi, la retribuzione netta “crolla” a poco più di 16mila euro, facendo lievitare il cosiddetto cuneo fiscale oltre il 53%. Passando poi in rassegna l’annuale graduatoria sulle città più “ricche” d’Italia, l’ISTAT rileva Milano al primo posto con 46mila euro pro capite. Tra le province più povere Barletta, Andria, Agrigento e Vibo Valentia: tutte città delle regioni meridionali il cui PIL pro capite non raggiunge i 13mila euro.
Fonte: rus.ruvr.ru