Sarebbero 230 i profughi dispersi nel Canale di Sicilia. I colloqui tra i nove superstiti, recuperati a cento miglia da Lampedusa la scorsa notte, ed i mediatori del Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, riportano l’agghiacciante racconto dei naufraghi, che il personale dell’UNHCR e i volontari dell’isola stanno rendendo pubblico in queste ore. Le imbarcazioni erano inizialmente tre, ciascuna con un centinaio di persone a bordo. Fino ad oggi avevamo avuto notizia soltanto del gommone arrivato a Lampedusa con le 29 vittime per assideramento ed i 76 superstiti. Nella notte di ieri poi, all’arrivo di altri nove naufraghi, la scoperta: c’erano altri due gommoni con più di 210 persone a bordo. Il primo, racconta uno dei testimoni in lacrime, è affondato poco dopo la partenza dalle coste libiche, mentre l’altro, recuperato da un mercantile quando a bordo contava solo nove profughi, aveva cominciato a imbarcare acqua dopo essersi parzialmente sgonfiato. Il bilancio dunque, secondo queste ultime testimonianze, sale a oltre 230 vittime, tutti migranti di età compresa tra i 18 e 25 anni.
Fonte: rus.ruvr.ru