Il trapianto con cellule staminali puo’ essere piu’ efficace rispetto a trattamenti esistenti per le forme gravi di sclerosi multipla (SM). Lo conferma uno studio dell’Universita’ degli Studi di Genova, pubblicato sulla rivista scientifica Neurology. Lo studio ha valutato l’effetto del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, dopo immunosoppressione intensa, rispetto al trattamento con mitoxantrone nel ridurre l’attivita’ di malattia in risonanza magnetica.
Sono state coinvolte 21 persone la cui disabilita’ legata alla SM era aumentata nel corso dell’anno, nonostante i trattamenti con farmaci convenzionali. I partecipanti, con eta’ media di 36 anni, avevano un livello medio di disabilita’ che richiedeva il supporto di un bastone o stampella per camminare. Nella SM, il sistema immunitario attacca il sistema nervoso centrale. In questo studio clinico di fase II, tutti i partecipanti hanno ricevuto farmaci per sopprimere l’attivita’ del sistema immunitario. Poi 12 dei partecipanti hanno ricevuto il trattamento con mitoxantrone, potente terapia immunosoppressiva attualmente usata per il trattamento delle forme gravi di SM. Gli altri nove partecipanti hanno invece ricevuto come trattamento le cellule staminali raccolte dal loro midollo osseo e poi reintrodotte dopo che il sistema immunitario era stato soppresso (immunosoppressione). Tutti i partecipanti sono stati seguiti per un massimo di quattro anni. “Questo trattamento – ha spiegato l’autore dello studio Gianluigi Mancardi – sembra riprogrammare il sistema immunitario. Con questi risultati, si puo’ ipotizzare che il trattamento con cellule staminali possa influenzare profondamente il decorso della malattia”. L’immunosoppressione intensa seguita da trapianto con cellule staminali ha ridotto l’attivita’ di malattia in modo piu’ significativo rispetto al trattamento con mitoxantrone. Le persone che hanno ricevuto il trapianto con cellule staminali hanno avuto l’80 per cento in meno di nuove lesioni cerebrali T2 rispetto a quelli che hanno ricevuto mitoxantrone. In particolare la media di nuove lesioni T2 era di 2,5 nelle persone trattate con trapianto e di 8 in quelle trattate con mitoxantrone. Per un altro tipo di lesioni associate alla SM, chiamate lesioni captanti il gadolinio, nessuna delle persone che hanno ricevuto il trattamento con cellule staminali ha presentato nuove lesioni durante lo studio, mentre il 56 per cento di quelli trattati con mitoxantrone hanno avuto almeno una nuova lesione captante il gadolinio.
fonte aduc