Gli ambientalisti italiani possono esultare: la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso della Regione Umbria contro la decisione del Governo che voleva accentrare a sè la procedura di autorizzazione per la costruzione degli impianti nucleari e di energia in generale. La sentenza n. 215 della Corte Costituzionale, ha invece, tolto questa facoltà al Governo (che puntava sulla “straordinarietà” degli eventi per procedere nella realizzazione delle centrali nominando di volta in volta dei commissari ad acta) dando ragione alla Regione Umbria che propose ricorso insieme alla Provincia Autonoma di Trento e alle Regioni Toscana e Emilia Romagna. Ad esultare, però, sono anche le altre regioni (in totale 11) e tutti gli amministratori locali che si sentivano tagliati fuori dalla decisione del Governo.
Il no della Corte Costituzionale al decreto sul ritorno al nucleare
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