Radicata nella cultura, considerata un’erba sacra dal movimento del Rastafarianesimo, cantata nella musica reggae più celebre del mondo, la marijuana per decenni è stata considerata illegale in Giamaica. Ma ora non più. Il governo di Kingston ha infatti deciso di legalizzarla per ogni scopo legato alla medicina, alla scienza e alla religione, depenalizzando il possesso di piccole quantità di marijuana per uso personale e creando un agenzia per regolamentare l’utilizzo della cannabis in ambito medico. Dopo diverse ore di dibattito, la Camera bassa giamaicana ha dato ieri l’ok finale alla riforma della legge sugli stupefacenti che rende il possesso di un massimo di 2 once di marijuana (poco meno di 57 grammi) un reato minore. La legge apre inoltre la strada ad una autorità per le licenze sulla cannabis, che regolerà la coltivazione e la distribuzione di marijuana ad uso medico, scientifico e terapeutico.
Peter Bunting, ministro della sicurezza nazionale dell’isola, ha detto che il governo giamaicano non ha intenzione di ammorbidire la sua posizione in merito al traffico di stupefacenti transnazionale o la coltivazione di appezzamenti illegali. “L’approvazione di questa legge non creerà una liberalizzazione della crescita, trasporto, trattamento o esportazione di ‘ganja’ (così chiamano la marijuana in Giamaica). Le forze di sicurezza continueranno ad applicare rigorosamente la legge giamaicana coerente con i nostri obblighi derivanti dai trattati internazionali “, ha detto Bunting in parlamento. Per decenni il dibattito sulle leggi che vietano l’utilizzo di ganja ha imperversato in Giamaica. I precedenti tentativi di depenalizzare il possesso di piccole quantità erano stati abbandonati per i timori di possibili sanzioni da parte di Washington. Ma ora, dopo che diversi paesi dell’America Latina e degli Stati Uniti (l’utimo in ordine di tempo è stato l’Alaska) hanno legalizzato l’uso ricreativo di marijuana per gli adulti, il governo giamaicano pensa che l’isola potrebbe diventare un ‘giocatore’ nella crescente industria della marijuana medica, nel turismo della salute e nello sviluppo di prodotti innovati derivati da marijuana, come ad esempio il ‘Canasol’, utilizzato per alleviare la pressione negli occhi dei pazienti affetti da glaucoma.
fonte aduc