Alla mezzanotte del 25 febbraio è in vigore a Washington D.C. la legge, approvata con un referendum lo scorso novembre, che rende legale il possesso di piccole dosi di marijuana. I repubblicani del Congresso, che ha il potere di controllo sulle leggi locali varate nel distretto della capitale, sono sul piede di guerra ed hanno ingiunto al sindaco Muriel Bowser di non procedere alla legalizzazione. Un ordine che il sindaco ha deciso di sfidare. Alcuni esponenti repubblicani ieri sono arrivati a minacciare di chiedere l’arresto del sindaco, anche se oggi hanno ammesso di non essere pronti ad avviare una procedura legale contro il primo cittadino di Washington. Ma suggeriscono che dovrebbe essere il dipartimento di Giustizia ad intervenire, cosa improbabile con l’amministrazione Obama che finora ha scelto di non intervenire negli stati, Washington, Colorado e da ieri Alaska, che hanno legalizzato la droga leggera. Il sindaco Bowser ha comunque confermato, con una conferenza stampa, l’intenzione di procedere alla legalizzazione, sottolineando comunque che non sarà possibile l’uso della marijuana in pubblico. Rimane comunque proibita, perché il Congresso ha bloccato la legge, la vendita della marijuana. “Congresso si concentri sui problemi del paese, noi li incoraggiamo ad occuparsi di questo e non bloccare le leggi che sono state approvate dagli elettori di D.C.” ha detto ancora il sindaco.
fonte aduc