Il giudice Luiz Moura Correia, del Piaui, nel nordest del Brasile, ha deciso di bloccare Whatsapp in tutto il paese, finché non sarà conclusa l’inchiesta in merito alla trasmissione tra alcuni utenti, mediante l’app di messagistica, di materiale pedopornografico. Sembra che Whataspp si sarebbe rifiutato di fornire alcune informazioni proprio in merito alle persone che hanno scambiato le immagini porno con minori.
La decisione del giudice in realtà è sospesa fino al compimento dell’ordinanza giudiziaria, e gli operatori di telefonia mobile, hanno presentato un ricorso, sostenendo che la misura sia sproporzionata rispetto alle colpe di Whatsapp, e quindi per il momento il servizio, è ancora in funzione.
Se Whatsapp si è rifiutato realmente di collaborare con le autorità, al fine di assicurare alla giustizia dei pedofili, allora esiste un “problema” molto forte di etica, al quale Whatsapp dovrebbe rispondere.